Viale Geno, la Pallanuoto insiste
Ricorso al Tar contro il Comune

Giovanni Dato: «Daremo battaglia fino all’ultimo sangue» - Tesserati, nuove contestazioni: «Non tutti hanno svolto attività agonistica»

Como

«Daremo battaglia fino all’ultimo sangue». Le parole del presidente della Pallanuoto Como Giovanni Dato, e dell’avvocato della società Roberto Rallo, aprono un nuovo capitolo nella lunghissima querelle attorno alla piscina di viale Geno. Ieri, infatti, durante una conferenza stampa, è stato annunciato un nuovo ricorso al Tar, il quarto, contro l’assegnazione del compendio a Como Nuoto.

Oltre a ricorrere alla giustizia, nell’istanza di accesso agli atti presentata in Comune il 7 agosto, Dato ha allegato un elenco contenente 14 persone (fra cui un dirigente), indicate da Como Nuoto fra gli atleti della stagione 2015/2016, ma che secondo lui non hanno mai svolto attività agonistica in quel periodo.

«Li conosco personalmente - dice Dato - e non siamo stati noi ad aver dichiarato qualcosa non attinente al bando. Queste 14 persone, che non corrispondono alle richieste dell’amministrazione, comporterebbero l’immediata decadenza di Como Nuoto rispetto all’assegnazione. A questo proposito, non sappiamo se il Comune abbia condotto un’istruttoria fatta per bene, come invece venne fatta a suo tempo nei nostri confronti». È stato rimarcato più volte il comportamento dell’amministrazione, definito «non omogeneo e con ritardi nella richiesta di accesso agli atti».

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