Vecchi videogiochi “riadattati”: così imparare è più divertente

Scuola Il progetto coinvolge un gruppo di studenti di quinta superiore dell’indirizzo informatico alla Magistri Cumacini: i “LudoPratici”

Divulgare la cultura attraverso i vecchi videogiochi rivisitati in chiave moderna per imparare divertendosi, ma anche sensibilizzare su alcuni delicati temi come la sostenibilità o la violenza. Questo l’interessante progetto che stanno sviluppando i “LudoPratici”, ragazzi di quinta superiore della Magistri che frequentano l’indirizzo di informatica, guidati dalla docente Maria De Giorgi. Proprio loro hanno creato un sito, www.inno-school.it, dove sarà possibile cimentarsi, ad esempio, in un gioco in cui i personaggi della Divina Commedia dovranno superare dei livelli in stile Super Mario, al posto del quale ci sarà Dante. Si incontrerà il livello dei golosi, superabile solo mangiando il maggior numero di torte.

Tutti i campi

Risiko diventa Rosiko, mentre per l’Orlando Furioso è stato ideato una sorta di gioco dell’oca con degli enigmi da risolvere. Pensando al 25 Novembre (giornata contro la violenza sulle donne) c’è un memory: su ogni cartolina da abbinare appare il volto di una donna che ha segnato la storia, sia antica che moderna. Non manca nemmeno un progetto dedicato alla sostenibilità: attraverso quel gioco specifico bisognerà creare un outfit, imparando a leggere le etichette per capire anche i costi in termini di inquinamento per produrre un determinato indumento.

La curiosità è che al progetto prenderà parte anche il musicista Diego Bitetto che, attraverso il suo pianoforte, accompagnerà le scenografie dei ragazzi. I brani saranno pensati proprio in base al momento e al gioco. «Stiamo facendo una rivisitazione di tutto il mondo dei giochi - spiega De Giorgi che, insieme ad altri colleghi, sta guidando i ragazzi -. Uniamo la parte ludica alla divulgazione della cultura, divertendoci ripristinando vecchi videogiochi e riadattandoli. Sono impegnate due classi, per un totale di poco più di 35 ragazzi: abbiamo anche realizzato un percorso di educazione civica anche sull’aspetto del gioco d’azzardo. Gli studenti hanno formato vari gruppi, ognuno portando avanti le proprie idee, sia per la parte hardware che software».

Il “Cuboxe” è il nuovo Jukebox che, attraverso una moneta virtuale, permetterà di scegliere la canzone da sentire. Si è anche deciso di sfruttare vecchi giochi in scatola con una rivisitazione virtuale: un puzzle, ad esempio, è assemblabile attraverso un sensore con il solo movimento delle mani, così che anche chi ha difficoltà possa riuscire a giocare. «È un progetto bellissimo, mi entusiasma l’idea di creare scenografie musicali – commenta anche Bitetto -. Sono ragazzi giovani e in questo modo, con la loro creatività, lasciano un pezzo di loro. In base alle scenografie dei giochi, io realizzerò le musiche».

Grande entusiasmo

Al di là delle ottime competenze informatiche e dello studio che sta alla base del progetto, a colpire è soprattutto l’entusiasmo degli studenti, totalmente coinvolti nell’iniziativa e impegnati con tutte le loro risorse in quello che stanno facendo: basta ascoltare per qualche minuto la spiegazione dei loro giochi per capirlo. La prossima settimana, le classi saranno anche ospiti dell’Accademia italiana Videogiochi di Roma. Il progetto deve ancora concludersi ma, già dai risultati raggiunti fino a ora, può dirsi ampiamente riuscito.

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