Villa Geno, annega davanti alla moglie e al figlio

La tragedia Turista neozelandese di 64 anni si è tuffato nonostante non sapesse nuotare bene e soffrisse di cuore. Il bagnino del Lido è intervenuto subito per cercare di salvarlo: «Con questo caldo tante alghe, impossibile vederlo»

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«Alessandro si è subito tuffato, quando ha capito cosa poteva essere successo. Ma con questo caldo, l’acqua è verde per colpa delle alghe. E non si vede nulla. La cosa che davvero mi fa impazzire, è che lo hanno trovato proprio nel punto dove avevamo detto che si trovava. Se solo la visibilità fosse stata migliore...».

Marco Evangelista, il gestore del Lido di Villa Geno, non si dà pace, mentre gli agenti della Questura e della polizia locale terminano di riempire i verbali di chi, ieri pomeriggio, ha assistito impotente all’annegamento di un turista neozelandese.

Ennesimo lutto di questa estate tragica, nelle acque del lago di Como. A perdere la vita un uomo di 64 anni, che ieri aveva deciso di trascorrere il pomeriggio assieme alla moglie e al figlio sulle sdraio che si affacciano sul Lario, con alle spalle la fontana di Villa Geno. L’allarme è scattato poco prima delle 17.30. Quando la moglie della vittima si è presentata dal bagnino per dirgli che il marito era entrato nel lago, ma che non lo vedeva più. «Alessandro (il bagnino ndr) si è tuffato subito - racconta il gestore del Lido Giulietta a Lago - Intanto noi abbiamo preso il moscone che c’è arriva e siamo arrivati nel punto in cui avevano detto che si trovava» a ridosso delle boe, limite oltre il quale è sconsigliato andare.

Nel frattempo una turista tedesca ha chiarito cosa poteva essere successo: «Ci ha detto di averlo visto boccheggiare e poi andare a fondo». Quasi che l’uomo avesse avuto un malore. Ipotesi non così improbabile, se si considera che il turista - da quanto raccontato anche dalla moglie - soffriva di cuore. Tra l’altro, da quanto raccontato sempre dalla donna, l’uomo non sapeva nuotare bene. Pochi minuti dopo l’allarme, al Lido sono arrivati i vigili del fuoco, il personale del 118, gli agenti della Questura, gli uomini della polizia locale. Nel tentativo di avvistare dall’alto il corpo, è decollato da Malpensa anche l’elicottero dei pompieri. Ma davvero la visibilità era pessima.

Turista annega nel lago. Video di Andrea Butti

«Per un’ora e mezza - racconta ancora Marco Evangelista - sono stato accanto alla moglie dell’uomo per tradurle e spiegarle quello che stava succedendo. È stato straziante». Poi, dopo novanta minuti di ricerche, i sommozzatori dei pompieri hanno intravisto una luminescenza sul fondo e hanno trovato il corpo dell’uomo, a una profondità di circa sei metri. Una volta a riva l’équipe medica ha tentato le manovre di rianimazione, ma ormai non c’era più nulla da fare. Una volta in ospedale, in serata, è stato dichiarato il decesso. Questa volta, la violazione dei divieti non c’entra con quanto avvenuto. L’area è balneabile, c’è anche un filo di boe per aiutare chi è in difficoltà: «Inoltre non solo abbiamo un bagnino fisso, ma la domenica ce ne sono anche tre». Nulla è servito a scongiurare questa ennesima tragedia, di un’estate drammatica.

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