
Cronaca / Como città
Mercoledì 11 Giugno 2025
Yacht Club, il Comune chiude il distributore di benzina
Colpo di scena Impianto non conforme alle norme ambientali. Sigilli all’unico impianto tra Como e Tremezzo. Favara: «Mi attengo alle norme»
Como
Il Comune di Como chiude il distributore di benzina dello Yacht Club. Colpo di scena nella vicenda connessa con l’impianto di carburante, unico da qui alla Tremezzina sul lago, che ha fatto lievitare negli ultimi anni le entrate dell’associazione sportiva dilettantistica, aumentando la quota commerciale del bilancio.
Il dirigente del settore Commercio di Palazzo Cernezzi, Valentino Chiaron, ha firmato un’ordinanza con la quale non accoglie la domanda presentata dallo Yacht Club di autorizzazione dell’impianto di distribuzione del carburante per natanti di viale Puecher. Contenstualmente il Comune ha anche emesso un’ordinanza di divieto di prosecuzione dell’attività di erogazione.
In poche parole: chiude l’unico impianto di distribuzione tra Como e Tremezzina e non è una notizia positiva per i taxi boat comaschi, nel bel mezzo della stagione turistica.

I motivi della mancata autorizzazione sono da ricercare non tanto sulla querelle legata alla natura dello Yacht Club, che - in quanto associazione sportiva dilettantistica - non può avere preponderanza di voci commerciali in bilancio, bensì a questioni inerenti alla non conformità dell’impianto alle norme di tutela ambientale.
Il 16 maggio scorso il settore Tutela e Pianificazione del Territorio dell’Amministrazione Provinciale ha inviato al Comune una nota, nella quale notifica la non conformità del distributore dello Yacht Club alle norme e, in particolare, contesta l’assenza di un impianto di raccolta e di smaltimento delle acque di prima pioggia sul piazzale davanti alle vasche contenenti il carburante, indispensabili per evitare che chiazze di idrocarburi possano finire nel lago.
Il presidente dell’associazione di viale Puecher, Gioacchino Favara, agli inizi di luglio ha chiesto al Comune di «sospendere per almeno 90 giorni l’assunzione di provvedimenti sulla richiesta di autorizzazione», con lo scopo di effettuare gli interventi necessari a mettersi a norma. Per tutta risposta il Comune ha messo nero su bianco un “non se ne parla”: «La richiesta non può essere accolta per l’esigenza prioritaria di garantire il rispetto delle norme in materia di edilizia e di tutela dell’ambiente».
A proposito delle questioni inerenti alle norme edilizie, gli uffici di Palazzo Cernezzi contestano all’associazione sportiva di non aver presentato il permesso di costruire o la dichiarazione di inizio attività relativa allo spostamento dei serbatoi e delle colonnine di erogazione.
«Ho accolto la richiesta del Comune di sospendere l’erogazione del carburante, ho immediatamente sospeso il servizio e stiamo predisponendo la documentazione per richiesta. Mi attengo scrupolosamente alle norme» questo il commento del presidente di Yacht Club Favara al provvedimento del Comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA