Zona arancione e ancora maltempo
Lo shopping in centro è un ricordo

Como: parcheggi vuoti, negozi senza clienti, pochissime persone a passeggio Soltanto due anni fa nel giorno dell’Immacolata le persone scendevano a piedi la Napoleona

Era il giorno del girone paralizzato, della folla in centro, dei parcheggi introvabili. Due anni fa, addirittura, si riempì l’autosilo Valmulini, con le persone che, in mancanza dei bus navetta, s’incamminarono a piedi per raggiungere piazza Duomo e ammirare il Broletto parlante, l’attrazione principale della Città dei Balocchi. Ecco, ieri, in città, si è visto proprio un altro film.

La fotografia

Complice la pioggia e il maltempo degli ultimi giorni, Como appariva più o meno deserta. Le due arterie principali del centro, via Vittorio Emanuele e via Bernardino Luini, contavano davvero pochissime persone. Sfruttando il ponte, i negozi hanno deciso di tenere aperto, ma i clienti scarseggiavano, tanto che gli esercizi erano in grandissima parte vuoti. Deserta anche piazza Vittoria e via Cesare Cantù, poche “anime” in piazza San Fedele e nelle vie limitrofe, idem per il mercato di via Battisti.

preoccupazione legata al Covid, fra i motivi della città vuota bisogna ricordare che, in zona arancione, è consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22, senza necessità di fornire la motivazione. Al contempo, è sempre vietato dirigersi verso altri Comuni, a eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o per usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (per esempio andare all’ufficio postale o a fare la spesa, se non ci sono tali uffici o punti vendita nel proprio Comune). In questi, non rientra lo shopping o la passeggiata. Quindi, per fare un paragone con gli altri anni, bisogna togliere la quota di persone provenienti da fuori Como, svizzeri compresi. La prova è fornita dai parcheggi: di solito esauriti nei festivi “normali” (cioè non quelli del 2020), ieri gli autosilo, compresi quelli centralissimi come il Valduce, contavano centinaia di posti vuoti e nessuno era pieno per più di un quinto.

In attesa della zona gialla

Peraltro, la mancanza di persone non ha colto di sorpresa gli esercenti lariani: non sono pochi i bar che hanno comunque deciso di tenere chiuso per questo ponte. Però, si comincia a notare un po’ di movimento da parte di alcuni titolari che hanno deciso di non aprire nell’ultimo mese: se la Lombardia diventerà davvero zona gialla, ci si potrà infatti spostare senza particolari limitazioni tra comuni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA