Più grande anche del cuore: “The Whale”

Nelle sale Darren Aronofsky offre a Brendan Fraser il ruolo della vita: un professore alle prese con l’obesità. Il rapporto interrotto con la figlia all’origine della ferita psicologica: l’interpretazione ambisce al Premio Oscar

Più grande anche del cuore: “The Whale”
Brendan Fraser in una scena del film “The Whale”

Mai sazio di speranza, di dar voce alle fragilità umane, provando a far riconciliare i suoi personaggi con loro stessi e gli altri. Darren Aronofsky, in questo senso, è uno dei registi che davvero investono nelle storie che raccontano, trasformandole poi in lezioni universali, nelle quali convivono temi, drammi personali, redenzioni, finali a sorpresa.

“The Whale”, presentato all’ultima Mostra del Cinema di Venezia (dal 23 febbraio distribuito da I Wonder Pictures) alza però il livello, è nell’insieme un gioiello di emozioni, doloroso e bellissimo, tragico e riflessivo, toccante e profondo. Angusto, solo negli spazi nei quali prende forma, il nuovo lavoro del regista de “Il cigno nero”, parte invece da lontano, adattando meticolosamente un’opera teatrale scritta da Samuel D. Hunter, chiamato a sceneggiare per il grande schermo.

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