Burkina e la paura: quei “Fili di luce”
oltre il colpo di Stato

Kibarè Onlus I progetti dell’associazione comasca Olivia Piro: «Il golpe non cambia il piano degli aiuti. I partner ci confermano che le attività sono ripartite»

Sono tante le novità dell’Associazione Kibaré Onlus di Como, Associazione di Cooperazione Internazionale che opera in Burkina Faso: il progetto Fili di luce, il completamento della scuola materna di Bissogo e l’apertura dell’adiacente scuola primaria , l’inaugurazione della nuova sede e un evento di raccolta fondi.

Recentemente il Burkina Faso ha subito il secondo colpo di Stato in un anno: il capitano dell’esercito del Burkina Faso Ibrahim Traore ha destituito il colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, a capo della giunta militare che guidava il Paese da gennaio grazie a un colpo di stato.

«Il colpo di Stato non influenza i nostri progetti – spiega Olivia Molteni Piro, coordinatrice di Kibaré – Traore ha dichiarato di voler portare il Paese a nuove elezioni. I nostri partner ci hanno detto che sono ripartite le attività e che i progetti di collaborazione sono visti positivamente. Infatti il 22 ottobre una delegazione di Kibaré partirà per il Burkina Faso per avviare il progetto Fili di luce che ha già suscitato l’interesse di alcuni stilisti europei».

Centro di formazione

Il progetto “Fili di luce”, presentato a settembre durante l’inaugurazione della nuova sede di Kibarè in via Milano 290, prevede l’installazione di un centro di formazione professionale in tessitura, tintura e sartoria di tessuti tradizionali “Faso Danfani”, mirato per ragazzi e ragazze che hanno abbandonato la scuola oppure a giovani che sono in conflitto con la legge, da 16 a 23 anni.

L’obiettivo è dare a queste persone uno sbocco professionale nel loro Paese, reinserirli nel contesto sociale. Non solo. A livello internazionale è già stato mostrato interesse verso una particolare forma di tintura sostenibile naturale che il nuovo centro di formazione insegnerà ai ragazzi per la prima volta realizzato con prodotti di scarto. I ragazzi una volta terminato il percorso potranno essere assunti come manodopera oppure costituire cooperative specializzate nella produzione di tessuti.

Il progetto è realizzato in collaborazione Cn/Aejtb e Quality Beyond Progress Association. Il centro dovrebbe diventare operativo a dicembre ed avrà un costo di 80.000 euro articolato in tre anni, ogni anno parteciperanno venti ragazzi. “Il cotone in Burkina Faso ha una lunga tradizione ed è un eccellenza, con i tessuti Faso Danfani si possono fare inserti, borse o accessori”, sottolinea la Piro. Il centro si troverà a Ouagadougou, gli hangar saranno tre: uno per la tessitura, uno per la tintura e uno per la sartoria. Ogni settore prevede, oltre ai formatori, un supervisore.

La scuola materna

Un altro progetto che si sta realizzando è il completamento della scuola materna di Bissongo e l’apertura di una scuola primaria, progetto molto importante per i bambini del luogo perché vi accedono i figli dei lavoratori di una adiacente cava di granito in cui si utilizzano metodi di sfruttamento nella lavorazione di sostanze minerali tradizionali, privi di forme di tutela. Nella cava di Pissy vi lavorano 3000 persone, bambini, giovani e adulti. I bambini, che non frequentano la scuola trascorrendo le loro giornate insieme ai genitori nella cava, sono esposti alla diossina emanata dalla combustione dei pneumatici e respirano la polvere di granito con grave danno permanente per la loro salute. Il loro destino è continuare il lavoro dei genitori.

Ecco perché il completamento della scuola materna nel quartiere di Pissy che oggi accoglie cento bambini (con la costruzione di un ulteriore piano) e l’apertura della scuola primaria è così importante. I lavori si concluderanno entro la fine di ottobre. Infine Kibarè ha organizzato alcune serate “Cena con cabaret” per raccogliere fondi, presso il locale Vena Vino di Cermenate. Parteciperanno cabarettisti come Margherita Antonelli (20 ottobre), Giorgio Verduci (3 novembre) , Alessandra Ierse (17 novembre). Per prenotazioni: [email protected] .

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