La lettera di Giada: «Tristezza e commozione. Grazie per le sue parole»

Giorno della memoria Una delle lettere inviate alla scrittrice sopravvissuta all’Olocausto dagli studenti

Cara signora Ines Figini,

sono Giada un’alunna della classe seconda B e le scrivo per raccontarle cosa ho provato poche settimane fa quando è venuta nella nostra scuola a parlarci della sua esperienza nei campi di concentramento.

Sinceramente all’inizio credevo che mi sarei annoiata, ma quando ha iniziato a parlare mi sono lasciata prendere dal racconto e devo dire che mi è piaciuto molto.

Le scene che mi hanno colpita di più sono quando ci diceva del cibo che davano da mangiare, quando ci ha mostrato il tatuaggio sul braccio sinistro, quando ci ha parlato di quando si è ammalata di tifo...

Durante il racconto ho provato tristezza, commozione, compassione, ma soprattutto rabbia, tanta rabbia quando pensavo cosa erano in grado di fare i nazisti e come erano meschini e ingiusti nei confronti degli ebrei. Ho imparato molte cose da questa esperienza e spero che anche i miei compagni abbiano provato le cose che ho provato io.

Grazie di tutto

con affetto, Giada, Cadorago, 27 novembre 2012

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