Cresce il traffico aereo in Svizzera. Ma l’effetto pandemia non è ancora dimenticato

La situazione Aumento dei viaggiatori del 20%, anche se il saldo è negativo. Secondo gli analisti, servirà tempo prima di tornare ai livelli pre Covid

Una crescita a doppia cifra per il traffico aereo lo scorso anno nella Confederazione elvetica, pur continuando a soffrire rispetto al periodo prepandemia: insomma ci sarà ancora da risalire. Anche il Ticino ha riportato segnali positivi, meno legati al traffico di linea.

Secondo le ultime statistiche federali, nel 2021 l’aviazione civile svizzera ha registrato in tutto 1,2 milioni di movimenti nel traffico aereo (decolli e atterraggi). Ciò rappresenta il 13% in più rispetto al 2020, ma pur sempre il 14% in meno rispetto al 2019, anno precedente l’inizio della pandemia Covid, precisano gli esperti.

Sguardo globale

Andando a esplorare le altre cifre, il numero di passeggeri ha raggiunto circa 20,2 milioni, ovvero il 20% in più rispetto al 2020 ma il 66% in meno rispetto al 2019: questa differenza è dunque ancora più drammatica. Piccolo è bello, negli scali elvetici. Ecco cosa raccontano ancora i numeri: «Nel 2021 l’aviazione generale operata con aeromobili prevalentemente di piccole dimensioni ha rappresentato circa l’84% dei movimenti nel traffico aereo, mentre per quanto riguarda il flusso di passeggeri, ha dominato il traffico di linea e charter, con una quota del 97% (corrispondente a 19,7 milioni. di passeggeri). Sono 3.132 gli aeromobili immatricolati, di cui 262 grandi aerei (superiori cioè a 5.700 kg), 1.436 piccoli aerei e 1.434 fra alianti ed elicotteri.

Sul portale Statistica svizzera si esaminano ulteriori aspetti, oggi determinanti, dall’infrastruttura dell’aviazione, agli aeromobili immatricolati, al trasporto merci e ancora alle emissioni di CO2. L’attenzione all’impronta ambientale non può che essere diventata un tratto distintivo e per la prima volta vengono rilevate separatamente anche le emissioni di ossidi d’azoto e particolato che hanno un impatto climatico.

I risultati vengono dall’elaborazione di diverse fonti: la banca dati Airstat, altri dati amministrativi dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (Ufac) e le statistiche del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi).

Zurigo fa ovviamente la parte del leone, radunando oltre la metà dei passeggeri: il 52%. Un terzo invece pass da Ginevra, si tratta del 30%. Quindi Basilea-Mulhouse al 18%, infine gli aeroporti regionali 0,2%

Ma per quali destinazioni? Qui i dati indicano per l’85% mete europee. Seguono l’America con il 6%, l’Asia con il 5%, l’Africa con il 4% e l’Oceania con lo 0,1%. Sono così mappati i passeggeri locali in partenza nel traffico aereo di linea e charter secondo la destinazione finale. Risultano anche dieci decessi per incidenti aerei. Infine, 343 000 tonnellate di carico e posta trasportati.

Ambiente

C’è poi l’aspetto ambientale, fotografate le emissioni di C02: 2,4 milioni di tonnellate. Ed è un aspetto fondamentale in quest’epoca di emergenza climatica. Proprio a settembre, sotto la direzione della consigliera federale Simonetta Sommaruga, i rappresentanti dell’aviazione svizzera hanno discusso a Berna gli sviluppi attuali e le sfide del loro settore. Lo scambio nel quadro della cosiddetta Piattaforma per l’Aviazione Svizzera ha analizzato sì le singole imprese di trasporto aereo, ma anche la revisione della legge sul fattore CO2.

Di cosa di tratta? La piattaforma è stata istituita nel 2005 e si svolge annualmente proponendosi come uno spazio di incontro e scambio sugli sviluppi e le sfide del trasporto aereo o. All’incontro di Berna, hanno preso parte gli esponenti degli aeroporti nazionali, delle compagnie aeree Swiss e Easyjet Switzerland, del servizio di navigazione aerea Skyguide, di Aerosuisse e ancora i rappresentanti dei Cantoni di ubicazione di Basilea Città e Basilea Campagna, Ginevra e Zurigo.

L’ultima piattaforma risaliva al maggio 2021. «La carenza di personale e l’aumento dei prezzi dell’energia continuano a mettere a dura prova l’aviazione» hanno assicurato i rappresentati del comparto.

Ma l’attenzione è andata anche al ruolo dei carburanti sostenibili per l’aviazione. «Nella revisione della legge sul CO2, il Consiglio federale propone una quota di miscelazione e una promozione di questi carburanti – spiega l’amministrazione federale - . In principio i rappresentanti dell’aviazione sostengono questa revisione della legge sul CO2. Hanno fatto presente, fra l’altro, che al momento dell’attuazione occorre fare attenzione che non si verifichino distorsioni della concorrenza con l’estero. Hanno inoltre garantito alla consigliera federale Sommaruga il loro sostegno all’obiettivo del saldo netto di emissioni pari a zero entro il 2050». Il capo del Dipartimento dell’Ambiente ha invitato le imprese a insistere sui progetti climatici volontari in evoluzione e anche la consigliera federale Sommaruga ha annunciato l’impegno per una normativa ambiziosa che dovrebbe ispirarsi a quella europea «prevedendo almeno l’integrazione del traffico aereo nella protezione del clima».

Non si poteva però non parlare dell’emergenza di questi tempi, l’energia. La carenza di corrente toccherebbe pesantemente gi aeroporti e Sommaruga ha invitato a proseguire nelle azioni di risparmio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA