I big del mondo che amano il lago

Il racconto Si chiama Forum Ambrosetti e si tiene a Cernobbio dal 1975. Da allora tutti i grandi della politica e dell’economia sono passati da qui

I personaggi chiave della politica internazionale ospiti? Il lago di Como ha una palestra in questo senso, con il Forum Ambrosetti a Villa d’Este. Tra le immagini che l’evento porta alla memoria collettiva, c’è quella di Arafat e Peres. L’internazionalità è l’elemento caratterizzante da sempre The European House – Ambrosetti: dal 1975 richiama un parterre di relatori di assoluto livello, appartenenti al mondo politico, accademico, istituzionale e imprenditoriale, provenienti da tutto il pianeta. Tre giornate per esplorare le tematiche mondiali, europee e italiane.

Dunque c’è l’abitudine a relatori impegnativi a livello di sicurezza, mentre la platea, selezionatissima, è composta da 200 top manager italiani e internazionali, con la precedenza accordata ai membri dell’esclusivo Ambrosetti Club. Numeri in crescendo.

Lunghissimo l’elenco dei personaggi che sono passati da qui ieri e oggi: Abu Mazen, Rania Abdullah Regina di Giordania, il Principe Alberto II di Monaco, e tornando indietro Gianni Agnelli e Kofi Annan, José María Aznar. O ancora, Joe Biden, M Richard Cheney, Carlo Azeglio Ciampi, José Manuel Durão Barroso, Recep Tayyip Erdogan, François Fillon, Valéry Giscard D’Estaing, Felipe González, Alain Juppé, Henry Kissinger, Christine Lagarde, Hillary Clinton solo alcuni rappresentanti di un’infinita lista.

Parliamo di un forum che ha la forza di una sede prestigiosa, come pure dell’esclusività. Ma anche questa capacità di fare incontrare visioni diverse, a volte contrastanti, e di accorciare le distanze.

Il che comporta anche una sfida dal punto di vista della sicurezza e dell’organizzazione. Alcuni di questi personaggi sono diventati un riferimento, veri e propri amici del lago di Como. È il caso di Shimon Peres, il Nobel della Pace scomparso a 93 anni, amava fermarsi qui, prendere parte ai confronti, ascoltare e gustare la bellezza del paesaggio. Un rapporto che è proseguito oltre la morte, con la Fondazione dedicata alla sua memoria. Peres credeva molto nei giovani e in suo nome si è portato avanti l’impegno a favore dei talenti tra le nuove leve.

La sfida nella sfida a Villa d’Este è sempre stata garantire la sicurezza e al contempo la riservatezza, preservare l’incantesimo del lago di Como che tutti devono poter vivere, ospiti del Forum o turisti che qui vogliono trascorrere ore magnifiche lontano da tutto.Si può, convivendo con un simile evento? Sì, a patto di tanta organizzazione. Grazie alla collaborazione e all’intelligenza delle persone si è sempre riusciti a tenere separate le situazioni e mantenere così l’atmosfera.

Certo, dietro c’è tanto, tantissimo lavoro. Per arrivare a settembre e al forum, occorrono almeno tre, quattro mesi di preparazione per analizzare tutto e protocollare tutto, qualsiasi ingresso. Un lavoro lungo, ma anche rodato per garantire queste peculiarità e il perfetto svolgimento.

L’imponente dispiegamento di forze c’è, e non sempre si vede in tutta la sua pienezza. Oltre agli operatori nella villa, vegliano ad esempio sul lago le forze dell’ordine e c’è massima vigilanza anche grazie alla tecnologia. Del resto, c’è un ulteriore alleato rispetto all’organizzazione umana: il territorio con le sue caratteristiche. Il lago e le montagne di fronte aiutano a rendere l’area facilmente controllabile rispetto ad esempio a una città. Poi si tratta di seguire e sfruttare questa peculiarità. Ancora lo scorso settembre, il Comune ha emesso l’ordinanza per cui tutti i natanti in rotta entro lo specchio d’acqua antistante Villa D’Este dovevano «rispettare, in occasione del Forum Ambrosetti, la sospensione della navigazione dalle ore 12:00 del giorno venerdì 3 settembre alle ore 16:00 del giorno domenica 5 settembre 2021 nella fascia di rispetto di 800 metri dalla costa che sarà presidiata dalle forze dell’ordine. La navigazione di linea sarà esentata dalla suddetta sospensione per le manovre di attracco al pontile pubblico di Cernobbio».

Il settembre scorso ha mandato un messaggio in apertura Putin, che ha definito l’Italia «un partner di grande rilevanza» e augurava anche dei lavori che potessero «rafforzare la fiducia e la comprensione reciproca tra i popoli d’Europa». Meno in un anno fa.

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