Non solo finanza, cioccolato e formaggi: «Così abbiamo rotto gli stereotipi»

Salone del mobile L’ambasciatrice in Italia spiega la finalità dello spazio creato dalla Svizzera nel cuore di Brera

Incontrarsi fa male agli stereotipi. Ecco perché la Milan Design Week e l’esposizione alla House of Switzerland hanno rappresentato un’opportunità importante per la Confederazione elvetica. L’ha fatto notare Monika Schmutz Kirgöz, ambasciatrice di Svizzera in Italia, accanto a Nicolas Bideau, a capo di Presenza Svizzera. Come è stato poi rimarcato dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia.

Può sembrare una sfida venire a Milano, capitale del design nella settimana del Salone del Mobile più che mai, ma in realtà calza a pennello. Tra le quasi 2.100 aziende espositrici, cresce il numero di quelle straniere e il Salone diventa appunto un luogo di incontro. La Svizzera ha però puntato su questo spazio ricreato nella Casa degli artisti, nel cuore di Brera, per raccontarsi. «Bideau e il suo staff sono riusciti a fare ciò che io chiamo rompere gli stereotipi ha detto Monika Schmutz Kirgöz – la Svizzera piazza finanziaria, cioccolato, formaggio…».

No, la Confederazione ha molto da dire anche sul design, «e innovativo, di qualità». Con un occhio di riguardo all’ambiente, a partire dai giovani. «Si è fatto molto sulle donne, ma anche sulla collaborazione nello spazio, sulla logistica e solo per citare alcune cose» ha detto l’ambasciatrice.

Non solo, l’elemento cruciale è costituito dal terreno di dialogo che rappresenta House of Switzerland e in generale la prossimità all’Italia. «Insieme – ha detto l’ambasciatrice – siamo una squadra vincente. La precisione elvetica e la creatività italiana». Concetti risuonati non molte settimane fa, quando l’incontro è stato con i ministri Di Maio e Colao. Quest’ultimo, ha tracciato la via di collaborazione sul fronte dell’innovazione e della tecnologia.

L’innovazione fa parte di House of Switzerland, di questa esperienza così identitaria eppure così aperta al mondo, nel cuore artistico di Milano. Il che inevitabilmente conduce alle nuove generazioni: non è un caso che si è stati molto contenti della eterogeneità del pubblico e dei giovani che hanno voluto vivere questi momenti insieme. All’inaugurazione, da parte elvetica, si era presentato il presidente Ignazio Cassis.

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