Lema, la sfida è sui mercati esteri. «Sono decisivi per crescere»

Il presidente di Lema Angelo Meroni sottolinea il valore dell’internazionalizzazione nel settore dell’arredo e del design: «Negli ultimi due anni boom di vendite, ora situazione più stabile. Puntiamo a consolidare i 56 milioni di ricavi»

Nonostante l’incertezza presente a livello globale ed anzi, paradossalmente, proprio a causa di questa instabilità, la Lema di Alzate Brianza, guidata dal presidente Angelo Meroni, punta con decisione sull’internazionalizzazione come leva fondamentale per lo sviluppo e l’ulteriore crescita dell’impresa brianzola. Si tratta di una delle aziende di eccellenza del distretto, capace di coniugare industria e saper fare di matrice artigianale. Il mix che dà forza al Made in Italy sui mercati esteri nella moda quanto nel design.

Presidente, può riassumere la storia della vostra impresa evidenziando i passaggi più significativi?

La storia di Lema ha radici che risalgono agli anni Trenta del secolo scorso, quando mio nonno, Angelo Meroni, apre una bottega specializzata nella produzione artigianale di arredi ad Arosio, a cui segue negli anni Cinquanta l’apertura di un negozio a Milano. La svolta arriva vent’anni dopo, quando mio papà Luigi e mio zio Enrico decidono di avviare una produzione industriale più organizzata, affidando ad Angelo Mangiarotti la progettazione di una sede all’avanguardia ad Alzate Brianza. Siamo stati la prima azienda italiana a progettare e produrre sistemi integrali di arredamento, organizzando l’intero ciclo produttivo, dall’arrivo delle materie prime all’imballaggio. Lema è un’impresa familiare guidata da una visione imprenditoriale coerente, i cui valori fondanti di rispetto ed etica professionale costituiscono il metodo di lavoro. Il management Lema, in sinergia con la policy della nostra famiglia, risponde alle sfide del mercato globale con un’attenta ed accurata valorizzazione di un capitale di competenze ed esperienze maturato negli anni, anche attraverso il continuo apporto di nuove professionalità ed una formazione costante delle proprie risorse.

Quali sono stati i risultati economici relativi al 2022 e quali le previsioni per l’anno in corso?

Nel 2022 Lema ha fatturato 56 milioni e nel 2023 ci aspettiamo lo stesso risultato. Oggi l’azienda vanta, nel cuore della Brianza, uno stabilimento industriale di 55mila metri quadrati coperti, suddivisi tra i due impianti, uno ad Alzate ed uno a Giussano (in provincia di Monza e Brianza) con 240 dipendenti ed una rete di circa mille rivenditori distribuita in 65 paesi nel mondo. La forza della nostra azienda risiede nella capacità manifatturiera, carattere tipicamente italiano, che ha permesso di coniugare i valori e le efficienze tecnologiche di una grande realtà industriale con una profonda maestria artigianale. Grande cura è posta in ogni fase della realizzazione, dalla progettazione, grazie alla stretta collaborazione con i designer, fino al prodotto finale. Ed è proprio nell’attenzione alla qualità che risiede l’essenza del design italiano e il modo in cui vogliamo interpretare il nostro lavoro.

Come valuta la situazione generale dell’economia e quali conseguenze ci sono state per la vostra azienda in seguito agli sconvolgimenti degli ultimi anni?

La situazione attuale presenta alcune criticità significative. Nel corso del 2023, molte regioni del mondo stanno vivendo grandi difficoltà rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le vendite a livello globale stanno contribuendo a mitigare questa situazione, con alcune crescite registrate in determinati paesi. Le conseguenze della pandemia di Covid 19 sono ormai alle spalle e la pandemia ha generato una maggiore consapevolezza riguardo alle condizioni delle nostre case, portando ad un boom nelle vendite nel 2021 e nel 2022, ma ora si sta osservando una certa stabilizzazione della domanda. L’andamento dell’inflazione ha senz’altro rappresentato un ulteriore fattore negativo: nonostante gli sforzi per limitare gli aumenti dei prezzi dei mobili in risposta al crescente aumento delle materie prime, l’incremento generale dei costi, a partire dai mutui e altre spese, ha indotto persino i consumatori più agiati a riflettere e, in alcuni casi, a rinviare o riprogrammare i loro progetti. Infine, le situazioni di conflitto in diverse parti del mondo rappresentano un altro elemento di incertezza: ad esempio, i mercati del Medio Oriente, che rivestono un ruolo cruciale per la nostra azienda, sono attualmente in una fase di stallo, in attesa di sviluppi. Il conflitto in corso nell’est dell’Europa continua da oltre un anno e, se da un lato l’Ucraina è attualmente in una situazione di impasse, il mercato russo sembra mantenere una dinamica forte, forse addirittura più di prima. La situazione geopolitica continua in ogni caso a richiedere un costante monitoraggio e adattamento alle mutevoli condizioni del mercato.

Quanto conta per Lema l’internazionalizzazione dell’impresa e come si sviluppa?

L’internazionalizzazione è importantissima nel nostro settore, direi fondamentale se si vuole crescere. La sfida è trovare partner adeguati in tutto il mondo, specialmente quando non si intende aprire negozi monomarca. Superare queste difficoltà è cruciale per espandere la nostra presenza e raggiungere nuovi mercati. Siamo fermamente convinti che questa strategia sia essenziale per la nostra crescita e siamo pronti ad affrontare le sfide che essa comporta.

Quali sono stati i progetti più rilevanti realizzati da Lema negli ultimi anni?

Recentemente abbiamo realizzato alcuni tra i più importanti multi apartment di lusso sul mercato londinese. Ad Hong Kong per un complesso residenziale, in uno dei quartieri più prestigiosi della città, abbiamo fornito le cabine armadio su misura per 1.425 appartamenti. Per quanto riguarda l’Italia, abbiamo inaugurato quest’anno a Milano l’apertura di uno student resort dove Lema ha curato ha curato non solo l’intera fornitura di tutti gli arredi interni della residenza e delle quasi settecento camere per gli studenti, ma ha coordinato e supportato il cliente nell’organizzazione logistica e cantieristica, permettendo di concludere con successo i lavori secondo le tempistiche stabilite.

Quali sono i prossimi obiettivi e progetti per la crescita di Lema?

I nostri prossimi obiettivi sono portare avanti l’internazionalizzazione della nostra azienda, aprire la strada a mercati nuovi ed andare a rafforzare i mercati esistenti fuori dall’Italia con spazi sempre più rappresentativi del nostro brand.

Le imprese italiane stanno vivendo una fase di difficoltà nel reperire manodopera specializzata. È un problema anche per la vostra realtà? Quali sono le possibili soluzioni?

Attualmente ci sono grandi difficoltà nel reperire personale, non solo è complicato trovare professionisti altamente qualificati, ma anche figure meno specializzate. Noi abbiamo scelto di avviare collaborazioni con le scuole e le università per far avvicinare i ragazzi al nostro settore. Riteniamo sia fondamentale far capire loro che lavorare in un’azienda del mobile può essere molto gratificante ed è un ambiente sicuro e molto stimolante. Esistono inoltre numerose opportunità di carriera sia all’interno del reparto produttivo che negli uffici aziendali.

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