«Sul lago in Vespa, scooter o e-bike. Servizi per i turisti, la nostra “mission”»

Turismo A Menaggio il marchio “Canaja de Menas” della famiglia Cavigioli e una visione che punta lontano. «Abbiamo precorso i tempi, con i primi risciò e i tandem»

«Dieci anni fa abbiamo deciso di tornare alle origini». La lunga chiacchierata con Gigi Cavigioli prende le mosse da qui. Sua insieme alla moglie Stefania ed ai figli Giacomo e Gloria l’idea di griffare “Canaja de Menas” una proposta che oggi conta e-bike e scooter, allargando dunque l’orizzonte dal tradizionale supermercato oggi sotto il marchio “Conad” ad un segmento turistico particolarmente in voga con il noleggio delle e-bike prima e degli scooter poi.

Le “canaglie” di successo

Tutto sotto la griffe “Canaja”, che riprende o meglio ricorda l’appellativo - secondo un’usanza molto diffusa nei Comuni del lago e delle valli adiacenti - con cui sono conosciuti gli abitanti di Menaggio.

Al momento il “Canaja de Menas Store” (canajaebikes.it) conta due sedi, la prima sul piazzale del supermercato “Conad”, la seconda in via Calvi, gestito da Stefania. La scelta di aggiungere gli scooter alle e-bike risale a otto anni fa. «Una scelta che si è rivelata vincente», fanno notare dalla famiglia Cavigioli. Vincente a tal punto che complici gli occhi del mondo puntati - anche in termini di presenze - sul lago di Como, a quelli già disponibili sono stati aggiunti altri dieci scooter.

Non semplici scooter “Kimko”, ma “Vespe” nel nome di quell’italianità che fa sempre presa sui turisti in arrivo a Menaggio (e in generale sul Lario) da tutto il mondo. E così tra scooter e Vespe l’offerta targa “Canaja de Menas” ha toccato quota diciotto. Si tratta di un dato di tutto rispetto, cui vanno aggiunte anche le e-bike, tra le venticinque e le trenta, che completano una scuderia di tutto rispetto. Scuderia in cui trovano posto anche otto bici “muscolari”, cioè senza la “spinta” dell’elettrico.

Talento imprenditoriale

D’altronde con la Regina sempre (o quasi) ingolfata e con i parcheggi che un po’ in tutti i Comuni rappresentano una nota dolente, cosa c’è di meglio di uno scooter o di una e-bike per muoversi in piena libertà. Una scelta ben ponderata, dunque, quella della famiglia Cavigioli, che sta trovando i consensi di turisti provenienti da ogni dove.

Da segnalare che tra le bici ne figurano alcune adatte ai più piccoli, così da completare l’offerta adatta a tutta la famiglia. Completano l’offerta per i più piccoli sia i seggiolini posteriori che il “carrello” (o cargo kibe) posteriore che può ospitare due bambini senza dimenticare uno spazio anche per trasportare gli animali da compagnia.

Quanto alle tendenze per il futuro Gigi Cavigioli, che nel 1989 ha cambiato totalmente la proposta rivolta ai clienti - «da bulloni e macchine a supermercato» le sue dichiarazioni, rese con il consueto pragmatismo - non ha dubbi. «Il futuro non è legato a questa o quella proposta, ma a fornire servizi - conferma -. Noi come famiglia vogliamo dare servizi. Come famiglia abbiamo operato una precisa scelta di campo. Ci siamo messi a disposizione dei cittadini e dei turisti sia con il supermercato, con il marchio “Conad” sia con il marchio “Canaja de Menas”».

In realtà, le scelte improntate al futuro per la famiglia Cavigioli partono da lontano.

Pionieri nel settore

Risale al 2012 l’installazione del primo defibrillatore nel piazzale antistante il supermercato e così nel 2018 - in tempi ancora non sospetti - è arrivata poi la prima colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici. Entrambi sono ancora funzionanti. Quasi fisiologica una riflessione su presente e futuro. Otto anni fa, quando alle e-bike sono stati aggiunti i primi scooter, non c’era ancora il boom delle “Case vacanza”.

Dunque in fondo si trattava di una scommessa. «Un po’ come aveva fatto papà Peppino, che quando avevo sedici anni aveva già pensato di piazzare quattro barche sulla scalinata antistante il Grand Hotel Victoria, per tentare un noleggio che all’epoca poteva essere considerato più che pionieristico. Nelle scelte pionieristiche della nostra famiglia figurano anche i primissimi risciò presenti sul lago di Como e così i tandem, provenienti dall’allora “capitale” del turismo italiano, l’Emilia Romagna - conclude Gigi Cavigioli -. Chiaramente era una scelta che all’epoca non aveva grande futuro. Oggi è tutta un’altra storia. Seguendo quell’esempio anche noi abbiamo cercato di precorrere i tempi. E i risultati ci stanno dando ragione».

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