Alluvione, il pericolo non è finito: gli sfollati restano fuori casa

Blevio e Torno I sindaci in Regione per chiedere interventi risolutivi, il sopralluogo di ieri ha evidenziato potenziali rischi anche a Sopravilla

Blevio

Restano ancora fuori casa le 22 persone che tra Blevio e Torno hanno dovuto lasciare le rispettive abitazioni a seguito dell’alluvione lampo della notte tra il 9 ed il 10 settembre.

I sindaci dei due Comuni (Alberto Trabucchi di Blevio e Rino Malacrida di Torno) ieri pomeriggio si sono recati presso l’assessorato al Territorio di Regione Lombardia per pianificare gli interventi di messa in sicurezza: su entrambi i Comuni gravano infatti nuove situazioni di pericolo da risolvere attraverso corposi lavori che richiederanno fondi rilevanti.

«Almeno sino a sabato le persone fuori casa non potranno purtroppo rientrare - dice Trabucchi - Per quelli dell’abitazione più colpita da questa alluvione lampo i tempi si prospettano più lunghi. Nelle ultime ore abbiamo rilevato tramite la nostra centralina precipitazioni vicine ai 400 millimetri nell’arco di tre settimane, sino all’evento clou della notte tra il 9 e il 10 settembre: si è trattato di piogge eccezionali, considerato che in media ragioniamo su 1800 millimetri nell’arco di dodici mesi. L’alluvione ha colpito in particolare la frazione di Meggianico, dove si continua a lavorare senza sosta».

Ieri mattina Trabucchi ha effettuato con i tecnici un sopralluogo in quota nella Valle di Sopravilla. Sopravilla insieme a Capovico è peraltro la frazione simbolo dell’alluvione lampo del 24 luglio 2021.

«La Valle di Sopravilla ha mosso parecchio materiale, anche se fortunatamente non si sono registrate colate di fango e detriti a valle - spiega il sindaco - Serviranno di sicuro nuove opere. Occorre ora velocizzare l’iter per i nuovi interventi, fermo restando che abbiamo già previsto un piano di sghiaiamento cioè di svuotamento delle briglie, alcune delle quali hanno accumulato parecchio materiale, partendo da quelle messe peggio».

Pure Malacrida ha evidenziato a Regione Lombardia una situazione «di grande pericolo che incombe sulla parte di paese interessata dall’alluvione».

Anche a Torno le dieci persone che in due distinte tornate hanno dovuto lasciare le rispettive abitazioni rimangono fuori casa. Malacrida ha annunciato entro il fine settimana un incontro o comunque una comunicazione per chiarire qual è al momento la situazione e cosa si prospetta nelle settimane e nei mesi a venire.

L’intervento di messa in sicurezza a Torno si aggira attorno ai 2 milioni e mezzo di euro.

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