Argegno, lago basso e barche bloccate: via ai lavori del porticciolo

Argegno Approfittando della siccità, è partito l’intervento del Comune. L’escavatore sta dragando il fondale. L’accordo con l’Autorità di Bacino

L’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori ha deciso di sfruttare al meglio questo periodo prolungato di lago basso - meno 9,8 centimetri sotto lo zero idrometrico il livello registrato ieri pomeriggio - per dar corso ad una serie corposa di interventi di dragaggio di porticcioli, ma anche di pontili al servizio della navigazione pubblica.

Interventi partiti dal porto comunale di Argegno dove l’Autorità di Bacino ha previsto un dragaggio completo dell’imbocco e dell’area interna al servizio della nautica da diporto, come concordato dal presidente Luigi Lusardi con il sindaco Anna Dotti, il tutto con la supervisione operativa del direttore dell’Autorità di Bacino, Franco Binaghi.

E così anche ieri si poteva ben notare l’escavatore al lavoro ben ormeggiato su una chiatta galleggiante. Operazioni seguite con curiosità anche da chi si è trovato a passare o parcheggiare nella piazza del Porto.

L’alluvione

E’ il sindaco - e neo consigliere regionale - Anna Dotti a fare una sintesi dell’intervento in essere: «Lo scorso anno, a seguito dell’eccezionale periodo senza pioggia ci siamo trovati con la quasi totalità delle imbarcazioni da diporto praticamente impossibilitate a lasciare il porto sia per il lago particolarmente basso sia per il materiale che si è depositato a seguito dell’alluvione del 27 luglio 2021. Da lì è iniziata l’interlocuzione con l’Autorità di Bacino, che ha portato ai lavori attualmente in essere».

E ancora: «C’è soddisfazione per il fatto di essere riusciti a portare a compimento l’intervento a ridosso dell’inizio di una nuova stagione turistica. Con l’Autorità di Bacino i contatti proseguono per ulteriori lavori di efficientamento del porto, a cominciare dalla realizzazione di un moderno e funzionale impianto di illuminazione».

Durante l’assemblea del 2 febbraio scorso, coincisa con la rielezione (all’unanimità) per i prossimi cinque anni, il presidente dell’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, Luigi Lusardi, aveva preannunciato ai 44 sindaci ed ai due presidenti delle Province «un corposo piano di manutenzioni per far fronte alle situazioni più critiche, dettate da siccità e lago basso e dunque connesse ai cambiamenti climatici in essere».

Con una puntualizzazione importante però e cioè che ci sarà una soglia fisiologica per dar corso agli interventi sotto la quale non si potrà andare. Questo per dire che non è che più il lago scenderà di livello più si andrà a dragare questo o quel porticciolo. Dopo Argegno è già stato annunciato un intervento - con i crismi dell’urgenza - a Faggeto Lario in corrispondenza del pontile della Navigazione, dove - senza un opportuno e profondo dragaggio - in caso di ulteriore ritirata del Lario le corse ed i relativi attracchi dei natanti della NaviComo sono a rischio.

Il programma

Diversi altri poi gli interventi in calendario, da San Siro (Molvedo) a Gera Lario passando per Verceia e Dervio. Senza dimenticare quelli già posti in essere lo scorso anno, dove ad esempio si era intervenuti con i crismi dell’urgenza in corrispondenza del pontile di Lenno (tra gli scali più importanti della NaviComo per numero di abbonamenti). Il tutto confidando che - dopo l’arrabbiatura dei giorni scorsi (ne abbiamo dato conto domenica) per la mancata convocazione - l’Autorità di Bacino possa essere parte attiva del prossimo Tavolo regionale sulla siccità.

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