Auto contro camion, muore donna di Gera Lario: tutta colpa di un malore

La tragedia L’impatto sulla statale 36 a Nuova Olonio. La vittima è Caterina Nonini, sorella dell’agricoltore Eugenio. «Un dolore dopo l’altro. Due settimane fa è mancata la mamma, ora lei. La casa di Sant’Agata è sempre più vuota»

Quindici giorni fa la comunità di Sant’Agata aveva reso l’estremo saluto alla madre, Elena Barilani, che aveva festeggiato i 100 anni nell’ottobre dello scorso anno; ieri un tragico incidente stradale è costato la vita alla figlia, Caterina Nonini, che di anni ne aveva 74.

La donna, poco prima delle 11, viaggiava alla guida della propria auto, una Lancia Ypsilon, sulla statale 36 in direzione Chiavenna e all’altezza dell’istituto don Guanella, a Nuova Olonio, è finita contro un camion Scania.

L’intervento dei soccorsi era partito addirittura in codice giallo, che segnala condizioni non di particolare gravità, ma ben presto la situazione è precipitata e per la conducente dell’auto non c’è stato più nulla da fare. Sono intervenute la Croce Rossa di Colico e l’automedica di Areu, oltre all’elicottero del 118 di Sondrio.

L’ipotesi del malore

All’origine del tragico scontro c’è quasi sicuramente un malore della vittima, che ha perso il controllo del mezzo senza nemmeno abbozzare una frenata. Anche se l’auto procedeva a velocità non elevata, l’impatto contro il mezzo pesante si è rivelato fatale. I resti del veicolo, ridotto a un ammasso di lamiere, non lasciano dubbi, del resto, sugli effetti provocati a chi si trovava nell’abitacolo.

Protettiva e saggia

La notizia ha ovviamente sconvolto la piccola comunità di Sant’Agata, che due settimane or sono, come detto, si era stretta attorno alla famiglia Nonini in occasione della scomparsa della madre, un vero simbolo della frazione al di là dei suoi cento anni.

Il più sconsolato è ovviamente il fratello Eugenio, noto per le sue battaglie ambientaliste a difesa della frazione e del territorio, che ha tredici anni meno della sorella e la ricorda così: «Ho sempre avuto due mamme – esordisce – e le ho perse entrambe nel giro di due settimane. Caterina, da sorella maggiore protettiva e saggia, mi è sempre stata vicina con i suoi preziosi consigli e ora eravamo rimasti io e lei. Questa mattina, dopo aver ricevuto la terribile notizia, mi sono reso conto di essere rimasto solo».

Nel gennaio del 2020 era già mancato all’improvviso il fratello maggiore, Mario, che risiedeva in Valtellina ma era sempre legatissimo alla propria frazione; un arresto cardiaco se l’era portato via a 72 anni.

Lui aveva sempre svolto la professione di geometra lontano da casa, mentre Eugenio e Caterina, pur svolgendo ognuno il proprio lavoro, sono sempre rimasti nella casa paterna dando una mano notevole nei campi e in stalla ai genitori, contadini che d’estate trasferivano il bestiame in alpeggio a Teggate, in Valchiavenna. Entrambi hanno sempre avuto un legame forte con la terra e al pari di Eugenio, anche lei aveva abbracciato la coscienza di Krishna.

L’amore per gli animali

«Caterina non si tirava mai indietro nel lavoro ed è sempre stata preziosa in casa – dice ancora il fratello – Una presenza importante per la nostra famiglia, una persona umile che si è sempre fatta apprezzare in ogni contesto». «Tra noi c’è sempre stato un gran bel legame – prosegue Eugenio Nonini – e anche lei condivideva con me la coscienza di Krishna, sempre al mio fianco nella protezione dei nostri animali, che per noi erano dei familiari».

La dolorosa notizia del drammatico incidente è giunta nel pomeriggio anche nel centro paese, dove a dispetto della distanza da Sant’Agata, frazione estrema, in tanti conoscevano bene la vittima.

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