«Basta prendersela con i pullman
I turisti portano qui tante risorse»

Il presidente nazionale di “Sistema Trasporti” Francesco Artusa, dopo la missiva inviata al prefetto Corrado Conforto Galli dal consiglio direttivo dell’Associazione Turistica Tremezzina, guidato da Alberto Cetti a sua volta si è rivolto a Palazzo di Governo.

Sala Comacina

«Sembra che i gruppi turistici stiano diventando come “scorie nucleari”. Nessuno li vuole nel proprio giardino, pur beneficiando indirettamente del loro passaggio». Anche questa volta il presidente nazionale di “Sistema Trasporti” Francesco Artusa non utilizza giri di parole. E a stretto giro dopo la missiva inviata al prefetto Corrado Conforto Galli dal consiglio direttivo dell’Associazione Turistica Tremezzina, guidato da Alberto Cetti a sua volta si è rivolto a Palazzo di Governo.

Lo ha fatto come “Sistema Trasporti”, con la lettera che in calce porta le firme di quindici operatori del turismo tra aziende di bus, accompagnatori turistici e agenzie viaggi. Una lettera definita “aperta”, perché «chi vuole può apporre la propria firma alla missiva, che poi aggiungeremo a quelle da consegnare al prefetto».

Prima di entrare nel dettaglio di questa seconda missiva bisogna fare un passo indietro e ricordare le parole contenute nella prima lettera a firma del consiglio direttivo dell’Associazione Turistica Tremezzina, in cui in buona sostanza era contenuto un veto al transito dei bus di grandi e grandissime dimensioni nelle ore diurne. Questo perché - per dirla con l’Associazione Turistica Tremezzina - «il dubbio che ci viene è che passi il messaggio che il nostro territorio sia inospitale, a fronte di ore trascorse in coda per percorrere pochi chilometri».

Tornando a quanto messo nero su bianco da “Sistema Trasporti” e dai quindici operatori che sin qui hanno sottoscritto questa seconda missiva, uno dei passaggi clou riguarda il fatto che «il lago di Como vive di turismo in tutte le sue forme e ridurre la discussione alla sola questione di pullman turistici di grandi dimensioni significa ignorare la complessità e l’interconnessione del comparto».

«E’ giusto e necessario affrontare i problemi della viabilità sulla Regina - si legge ancora - Ma non si può farlo isolando o penalizzando una categoria di operatori e di visitatori, soprattutto in piena stagione e senza alternative concrete. Serve invece una visione integrata che tenga conto delle esigenze di sicurezza, della fluidità del traffico e del benessere economico delle comunità locali. Visione basata su un confronto istituzionale e non su divieti unilaterali».

“Sistema Trasporti” è tornato a bussare nel contempo alle porte della prefettura, rimarcando nuovamente la piena disponibilità a partecipare ai Tavoli istituzionali e tecnici nonché «a collaborare a soluzione concrete, nella certezza che solo unendo le forze di tutte le anime del turismo il lago di Como potrà continuare a prosperare».

E nel discorso generale legato al destino dei bus turistici, sicuramente questo mese d’agosto verrà ricordato per lo stop - ormai in via definitiva - deciso dal Comune di Griante all’utilizzo dei sedici posti destinati per anni ai torpedoni turistici nell’area di fronte al Lido di Cadenabbia. Decisione che l’Amministrazione di Griante - in attesa di un possibile ricorso al Tar promosso proprio da “Sistema Trasporti” - ha definito irrevocabile.

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