
Cronaca / Lago e valli
Martedì 14 Ottobre 2025
Blevio, lo trovano morto vicino alla sua baita
L’allarme ieri sera attorno alle 18.30. Inutili i tentativi di rianimare Bruno Mossi, 56 anni: riscontrata anche una ferita a un braccio
Blevio
Quando l’hanno trovato, dopo diversi tentativi di mettersi in contatto telefonicamente con lui finiti con un nulla di fatto, Bruno Mossi 56 anni - famiglia bleviana molto conosciuta e stimata la sua, lattoniere come il padre - era riverso a terra, sanguinante a causa di una ferita ad un braccio e già in arresto cardiocircolatorio.
In paese hanno subito capito che potesse trattarsi di lui quando hanno visto l’elisoccorso di Milano volteggiare sui monti di Capovico, in una zona dove sono presenti tre baite, due delle quali di proprietà della famiglia Mossi.
L’allarme
Bruno Mossi, descritto come una persona a modo e immortalato sempre sorridente sui social, aveva deciso di vivere lì, a dieci minuti a piedi dalle ultime case di Capovico, dove si occupava dei suoi animali.
Con lui anche un paio di cani, trovati a poca distanza dal corpo.
Toccherà ora ai carabinieri della stazione di Pognana Lario ricostruire l’accaduto dentro una vicenda che presenta anche diversi aspetti ancora da chiarire.
L’allarme è scattato alla centrale operativa del 118 qualche minuto prima delle 18.30. Sul posto insieme all’elisoccorso di Milano si sono subito recati i tecnici della stazione del Triangolo Lariano del Soccorso Alpino, una squadra in particolare ha raggiunto i monti di Capovico in quad e così due squadre dei vigili del fuoco di Como, una delle quali è rimasta di stanza nella zona detta del “francese”.
I riscontri
Vani i tentativi di rianimare Bruno Mossi.
Di fatto di lì a poco è stato constatato il decesso, di cui ora andranno stabilite le cause a fronte anche della ferita al braccio e, per diretta conseguenza, della presenza di parecchio sangue.
Le operazioni di recupero della salma, affidate ai tecnici della stazione del Triangolo Lariano del Soccorso alpino (che ben conoscono la zona) e così ai vigili del fuoco, si sono protratte a lungo.
Alle 21.20 erano ancora in corso.
Il corpo senza vita del cinquantaseienne di Blevio - che sui monti di Capovico si dedicava con perizia anche ad alcuni lavori nel bosco - è stato barellato e trasportato verso Capovico da Soccorso alpino e vigili del fuoco e di lì verso il Sant’Anna.
Lattoniere molto conosciuto
Un’operazione che si è protratta a lungo anche a fronte della corporatura robusta dell’uomo, che insieme al padre aveva eseguito diversi importanti lavori di lattoneria in varie zone d’Italia, inclusa la chiesa di San Pio a Pietrelcina firmata dall’archistar Renzo Piano.
In tanti ieri hanno osservato sino a sera inoltrata i mezzi di soccorso in azione nella zona di Capovico.
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