
Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 09 Luglio 2025
Carate e la questione spiagge: Comitato per chiedere il referendum
È stato costituito da un gruppo di cittadini capitanato da due ex amministratori. E il capogruppo di minoranza si accoda: «Stiamo con loro». In discussione il nuovo progetto
Carate Urio
C’è sempre una prima volta. E così lontano da dinamiche legate a fusioni tra Municipi in quel di Carate Urio potrebbe andare in scena - «in conformità con quanto previsto dallo statuto comunale e dal vigente regolamento per referendum consultivi del Municipio» - una consultazione popolare sul tema sensibile del futuro «delle rive di Urio a destra e sinistra della foce del torrente Fesnaà e per quella denominata Sanch (tra i civici 48 e 50 di via Regina Vecchia)».
Proprio così. Questo dopo che un Comitato promotore - regolarmente costituito con tanto di notario a corredo - ha protocollato lunedì l’istanza di ammissibilità referendaria, il tutto destinato all’attenzione del sindaco Paola Pepe, del segretario comunale, del responsabile dei servizi elettorali e del presidente della Commissione comunale di preventiva ammissibilità delle proposte referendarie.
In calce all’istanza le firme dei portavoce del Comitato, ovvero l’ex sindaco (dal 2001 al 2006) Ezio Cecconi e Claudio Galli, già consigliere comunale. A corredo anche l’elenco dei componenti del Comitato. Di sicuro si è tratta di una novità (quasi) assoluta per il panorama lariano, considerato che tali referendum consultivi hanno sin qui interessato in primis i processi di fusione tra Municipi e non singole questioni amministrative.
«Appoggeremo le ragioni del Comitato», fa sapere l’ex sindaco ed attuale capogruppo di opposizione Daniele Maggi, mentre al sindaco abbiamo chiesto al momento senza risposta la propria opinione.
Qual è l’obiettivo della proposta refendaria è presto detto ovvero «mantenere l’attuale destinazione d’uso e l’attuale assetto urbanistico, ambientale e di fruizione delle sponde lacuali per le rive di Urio a destra ed a sinistra della foce del torrente Fesnaà e per quella denominata Sanch, impedendo altresì ogni modifica urbanistica ed edilizia».
Il tema è di stretta attualità e - lo ricordiamo - il progetto complessivo comporta un investimento superiore ai 3 milioni e 700 mila euro. Di sicuro il futuro della spiaggetta di Urio ormai dal marzo 2022 chiusa “per motivi di incolumità pubblica” e così quello della nuova spiaggetta che dovrebbe sorgere sotto il Palagenesio saranno temi da piena campagna elettorale. «Di sicuro a sostegno della proposta referendaria si costituirà un comitato del “sì”, che appoggeremo - fa notare Daniele Maggi -. Il questito proposto è chiaro ed è giusto che i cittadini dicano la loro su un argomento che tanto li coinvolgerà».
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