Cervo investito e decapitato: scempio per il palco a 14 punte

Centro Valle Intelvi Il maestoso esemplare di 140 chili trovato morto vicino alla provinciale a Castiglione

Tra i tanti incidenti tra auto e fauna selvatica (cervi in particolare) - quattro nelle ultime 72 ore - ce n’è uno avvenuto all’imbocco della provinciale 15 “di Erbonne”, non distante dall’intersezione con la provinciale 13 della “Val d’Intelvi”, tra Castiglione e Cerano d’Intelvi che merita tutta l’attenzione del caso. E questo perché dopo l’impatto, il cervo in questione - un maschio di “terza classe” del peso complessivo stimato attorno ai 140 chili - è stato decapitato del “palco”. Così almeno l’ha trovato un residente, che poi ha allertato la polizia provinciale.

Gli agenti di Villa Saporiti, prontamente intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che constatare il fatto che l’animale era morto 4 o 5 giorni prima e che qualcuno aveva privato la carcassa del possente ungulato del palco e dunque di testa e corna. Il motivo è ormai noto e cioè che il palco viene poi utilizzato come trofeo. Peraltro si trattava di un palco particolarmente importante, forte di 14 “punte”. Un episodio su cui ora indaga la polizia provinciale, la quale ha ricostruito il fatto che il cervo in questione era stato investito in zona due settimane or sono da un ragazzo del posto, che correttamente si era fermato, allertando la polizia provinciale. In quell’incidente, l’ungulato aveva riportato lesioni ad una zampa, poi riscontrate dagli agenti di Villa Saporiti una volta recuperata la carcassa.

Al netto di questo episodio davvero deplorevole la polizia provinciale con il comandante Marco Testa ha nuovamente posto l’accento sulla pericolosità del momento quanto ad attraversamenti di fauna selvatica. Lo confermano i recenti investimenti a Grandola ed Uniti, Carlazzo e così al Pian di Spagna, tutti punti noti da tempo. Da qui il nuovo appello a prestare la massima attenzione alla guida. Sabato scorso un altro cervo adulto è stato trovato morto dalla polizia provinciale sui monti di Gravedona ed Uniti, anch’esso con una zampa fratturata che ha causato un’infezione poi risultata fatale. Anche in questo caso è probabile che l’animale fosse stato investito tempo prima non molto distante dal punto di ritrovamento.

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