Compra casa e trova una pistola. La Beretta era nascosta nel camino

Zelbio Il nuovo proprietario stava effettuando lavori di sistemazione. L’arma, in pessime condizioni, è stata sequestrata dai carabinieri di Pognana

Zelbio

Stava compiendo dei lavori di sistemazione e muratura di una casa che aveva da poco comprato a Zelbio, diventata di sua proprietà nel 2023. Un uomo di 30 anni, nel guardare all’interno di una nicchia del camino, si è però trovato di fronte ad una pistola in pessimo stato di conservazione, nascosta in quel punto non si sa da chi e non si sa da quanto e per che scopo, con anche un caricatore con all’interno sette munizioni.

L’uomo, sorpreso dal rinvenimento, ha subito chiamato i carabinieri della stazione di Pognana Lario che hanno raggiunto Zelbio per prendere in consegna l’arma e le munizioni avviando poi le indagini per la ricostruzione dell’accaduto. Una pistola che non era clandestina, ma che al contrario aveva un numero di matricola che ora verrà vagliato.

Il fatto è avvenuto nel pomeriggio della giornata di mercoledì. La casa – che come detto l’uomo aveva comprato nel 2023 – si trova nel centro del paese ed erano in corso dei lavori di sistemazione che hanno portato ad ispezionare il camino e una nicchia che si trovava in questo punto. E all’interno di questo anfratto nascosto è saltata fuori una pistola Beretta calibro 9, completa di matricola e munita di un caricatore dove all’interno erano state inserite sette cartucce. Arma che tuttavia, come è ben riscontrabile dalle foto, era in pessimo stato di conservazione. Non è chiaro a chi appartenesse, né il motivo per il quale fosse stata occultata all’interno del camino.

Sul punto – fanno sapere i carabinieri di Pognana Lario - sono in corso gli accertamenti. L’arma e le munizioni sono ovviamente state poste sotto sequestro e la segnalazione è stata girata alla procura di Como. Tra l’altro, non è il primo rinvenimento del genere in questi giorni.

A inizio settimana, a Erba, era stata trovata abbandonata tra i rifiuti e nascosta all’interno di una scatola di metallo, una pistola rivoltella calibro 442 che era priva di marca e che era stata ricondotta dai carabinieri della Compagnia di Como al secondo conflitto bellico mondiale, rivoltella che era completa di trenta proiettili di vario calibro.

«L’Arma dei Carabinieri ribadisce – avevano fatto sapere i militari in quella occasione – che in caso di rinvenimento di armi da fuoco, anche appartenenti a parenti defunti, è sempre necessario richiedere sempre l’intervento delle forze dell’ordine». Proprio come avvenuto mercoledì in quel di Zelbio.

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