Cormorani, la protesta dei pescatori: «In Lombardia solo 346 abbattimenti»

Tremezzina Guglielmetti, presidente di Aps Como, definisce paradossale il piano regionale: «Ce ne sono troppi, e il caso dell’isola Comacina lo dimostra. Necessario il prelievo delle uova»

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Neppure il tempo di lanciare attraverso il nostro giornale l’ennesimo campanello d’allarme per la presenza di 250-300 cormorani nel canale dell’isola Comacina, con un nuovo “dormitorio” individuato dopo la “Fornace” di Lezzeno, ecco che da Regione Lombardia arriva attraverso una delibera di giunta un annuncio che suona come una beffa per i pescatori del Lario.

Già perché nel nuovo piano di abbattimenti avallato da Ispra (determinante e vincolante il parere dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dal 1° ottobre al prossimo 15 marzo è stato deliberato l’abbattimento di soli 346 cormorani tra le province di Como, Bergamo, Brescia, Lecco e Varese, il che significa meno di un terzo del precedente piano e senza numeri predefiniti per le singole province.

L’ipotesi sospensione

Il che significa - paradossalmente - che se la provincia di Brescia completasse in autonomia il piano, le altre realtà dovrebbero sospendere forzatamente gli abbattimenti, affidati alle polizie provinciali.

Al grido d’allarme lanciato attraverso “La Provincia” da Simone “Scifo” Fraquelli, pescatore professionista di Ossuccio, ieri si è aggiunto quello - ben determinato nei contenuti - di Luigi Guglielmetti, presidente dell’Aps Como Fipsas (l’associazione dei pescatori sportivi e subacquei) e altra figura simbolo della pesca sul nostro lago.

Parere vincolante

«Probabilmente a chi prende queste decisioni, che ricordo discendono dal parere vincolante di Ispra, sfugge che i cormoranisi cibano ogni giorno di quattro etti di pesce, creano un danno mostruoso all’ecosistema del lago ed alla stessa economia lacustre - le parole di Guglielmetti - Questa decisione paradossale di abbattere solo 346 cormorani sul territorio lombardo ha alla base evidenti difficoltà nei censimenti, che poi hanno determinato questo dato irrisorio».

Se solo nel canale dell’isola stazionano 250-300 cormorani, in tutto il Lario se ne contano almeno 700 esemplari, cui si sommano i tremila sul Ceresio. Ma il piano prevede - lo ribadiamo - 346 abbattimenti in tutta la Regione.

«Nessuno vuole e lo dico anche a fronte delle polemiche degli anni scorsi vedere le carabine in azione senza sosta. Basterebbe agire sulle uova, calcolandone un prelievo sempre con l’avallo degli enti preposti tale per cui il numero di esemplari andrebbe progressivamente a ridursi - le chiosa di Luigi Guglielmetti - Così non si può andare avanti. Lo dico anche rimarcando come con il freddo i cormorani non si immergono “a pesca” oltre determinate profondità. E a salvarsi sono unicamente quei pesci che stazionano sotto quella soglia. Ma non può essere il freddo invernale l’alleato dei pescatori. Su“La Provincia” qualche tempo fa titolavano “Cormorani, siamo alle solite”. Credo che questo titolo ben inquadri anche oggi il nostro disappunto per questo nuovo piano di abbattimenti che, ripeto, suona come paradossale».

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