«Così all’età di 106 anni
ho sconfitto il Covid»

Bellagio: Nora vive alla casa di riposo Greco De Vecchi ed è risultata negativa: tra poco sarà con gli altri ospiti

L’unica cosa che Nora ha perso è il conto dei suoi anni: 104 o 105, dice... Ma, in compenso, si ricorda benissimo di come e quando ha sconfitto il Covid. Già, perché all’età di 106 anni Onorina Cranchi detta Nora, la donna più anziana di Bellagio ha battuto anche la pandemia con la sua incredibile tempra. È ancora in zona grigia, quella destinata a chi è negativo da poco, ma nel giro di due giorni tornerà con gli altri ospiti. Ora nella Casa di riposo Greco de Vecchi non ci sono casi di Covid dopo i 32 registrati in questa seconda ondata con una tragica contabilità di due decessi.

Se si chiede a Nora perché ha battuto anche il virus, lei ha la risposta pronta: «Il perché non lo so. Lo devo ai miei genitori che mi hanno messa al mondo nel momento giusto e con la giusta tempra. Ho fatto tanto sport, sono andata da Bellagio a Como, poi in vetta al San Primo e sono scesa di nuovo a Bellagio. A casa mia ho ancora gli scarponi e gli sci. Questo mi ha fortificato. Ora mi sento benone».

Una vita piena di soddisfazioni e di certo non noiosa, è stata infatti segretaria del generale Carlo Montù, militare e sportivo che rivestì incarichi importanti: vice presidente del Coni, presidente della Federazione scherma e gioco calcio e della Federazione Italiana Canottaggio. Montù si è distinto prima nel calcio, partecipando da giocatore al primo campionato italiano con la Torinese, eliminata in semifinale, poi come militare ottenne cinque medaglie al valore. Onorina ha seguito per un lungo periodo gli impegni del generale, morto a Bellagio nel 1949 e a cui è stato dedicato il campo da calcio. «Ho anche lavorato, con il generale Carlo Montù poi sono andata al Grand Hotel Tremezzo come dispensiera», racconta. (Giovanni Cristiani)

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