Dal Sant’Anna a Cantù e Menaggio
Vaccini, quattro sedi per gli “over 80”

Le dosi verranno somministrate negli ospedali della provincia, da lunedì si può comunicare l’adesione contattando il medico di famiglia o il farmacista, oppure usando il sito

Como

Da giovedì prossimo 44mila over 80 comaschi verranno vaccinati al Sant’Anna, in Napoleona e negli ospedali di Cantù e Menaggio. Sono questi quattro i centri vaccinali individuati con certezza per la prossima fase della campagna vaccinale che verrà condotta con i vaccini Pfizer in ambito ospedaliero.

A partire da lunedì i cittadini over 80 interessati dovranno dare la loro adesione. Potranno farlo rivolgendosi al proprio medico di famiglia o al farmacista, oppure registrandosi in autonomia sul sito vaccinazionicovid.servizirl.it.

Serve la tessera sanitaria e bisogna indicare un numero di telefono, va bene anche il numero fisso.

Una volta comunicata la propria adesione, si riceverà una telefonata, oppure un sms, con l’indicazione del giorno e l’ora (l’appuntamento verrà dato nella sede più vicina tra le quattro che abbiamo riportato: via Napoleona, Sant’Anna, Cantù e Menaggio). Non è prevista la possibilità di cambiare data e orario. Sempre tramite telefono viene spedito qualche giorno prima un pro memoria. Per la seconda dose invece tutte le informazioni verranno fornite durante la prima somministrazione. Dalle 13 di domani è attivo il numero verde gratuito 800.894.545 per chiedere informazioni.

«E’ finita la prima fase, quella con i vaccini ai sanitari e alle Rsa – ha spiegato Marco Magrini, referente dell’Ats per l’emergenza Covid – Ora parte la campagna per gli over 80 attraverso i quattro poli dell’Asst Lariana. Contestualmente vaccineremo anche gli over 80 allettati a casa, circa 4mila. Questi ultimi verranno difesi con i vaccini Moderna, se ne incaricheranno i medici di famiglia con il supporto delle unità speciali e dell’assistenza domiciliare». Per gli over 80 che possono spostarsi «si è scelto l’ambiente ospedaliero perché è più sicuro in caso di reazioni avverse, pur rare, e perché sono gli unici luoghi in cui c’è la possibilità di conservare nei freezer le dosi di Pfizer».

Dei 49mila over 80 residenti nel Comasco i primi 4mila sono stati vaccinati nelle Rsa, ne restano quindi da vaccinare 45mila. L’intenzione dell’Ats è coinvolgere anche gli ospedali accreditati, in particolare il Valduce e il Fatebenefratelli di Erba. «Il vero nodo sono le forniture – ha detto Giuseppe Catanoso, direttore sanitario dell’Ats – a febbraio le consegne non sono così ingenti da permetterci, come invece saremmo in grado di fare, di vaccinare tutti gli over 80 in 15 giorni. Con le dosi in arrivo ad oggi annunciate finiremo a marzo inoltrato».

Altri possibili centri vaccinali sono in discussione con le amministrazioni comunali. Ma riguardano le successive fasi, non gli over 80. L’Ats e l’Asst non hanno intenzione di aprire un centro per ogni Comune, non sarebbe gestibile. Resta l’ipotesi di allestire sedi a Lariofiere e a Villa Erba. «Di due hub di dimensioni importanti non possiamo fare a meno», ha ribadito Catanoso. Serviranno per vaccinare, da fine mese, i lavoratori del mondo della scuola e le forze dell’ordine, con il vaccino AstraZeneca. Salvo nuovi colpi di scena.

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