Detriti nel lago, ora monta la protesta

Da Tremezzina a Gera Lario, si alza la voce di pendolari e studenti per la cancellazione delle corse veloci. «I bus gratuiti in alternativa? Sempre pieni ». Il gestore di NaviComo promette interventi: «Facciamo il possibile»

Tremezzina/Gera Lario

Attraverso i canali istituzionali prima e così in una nota inviata al nostro giornale Navigazione Laghi ha confermato la sospensione delle corse riservati ai mezzi rapidi - in analogia con quanto avvenuto nei giorni - «sino a tutto giovedì mattina», «nella speranza che il maltempo di questi giorni non peggiori le condizioni del lago».

«Il rischio per il servizio rapido permane elevato sia in termini di sicurezza per i nostri passeggeri sia per i danni che ne deriverebbero per i mezzi», conferma il Gestore governativo della Navigazione Laghi Pietro Marrapodi, che nel contempo ha tenuto a rimarcare come «la situazione relativa ai detriti presenti nel lago sia in via di miglioramento». Le difficoltà che poi hanno portato allo stop ai mezzi rapidi - anche ieri il catamarano ha garantito le corse da e per Como, da quella delle 6.01 da Colico a quella delle 18.40 in partenza dal capoluogo - perdurano ormai dal 22 settembre scorso.

La novità sta nel fatto che i pendolari - parlando di «notevoli disagi per chi si sposta quotidianamente per motivi di studio o di lavoro causati da un servizio fortemente ridotto» hanno deciso di bussare alla porta della NaviComo attraverso una lettera diffusa nella giornata di ieri, che sostanzialmente contiene due istanze, la prima relativa alla richiesta di informazioni certe sulla ripresa del servizio rapido, la seconda - non di minore importanza - inerente i rimborsi per il mese di ottobre. Peraltro una pendolare della Tremezzina ci ha anche fatto notare in presa diretta come «l’accordo per l’utilizzo gratuito, per gli abbonati, dei bus di Asf se può essere apprezzabile nelle intenzioni, nella pratica deve fare i conti con bus il più delle volte pieni sia per la presenza degli studenti sia per quella dei tanti turisti ancora in vacanza sul lago». Da qui la scelta dell’auto per raggiungere Como, dove anche ieri il “tappo” del Borgovico si è fatto sentire eccome già dalle 7.20 in poi.

Nella lettera i pendolari hanno chiesto di introdurre «una soglia di ritardo o di sospensione oltre la quale venga attivato un rimborso automatico, analogamente a quanto previsto da altri operatori di trasporto pubblico, come Trenitalia o Trenord».

Nella nota inviata a “La Provincia” - è bene rimarcarlo - Pietro Marrapodi ha toccato anche la questione sensibile dei rimborsi, spiegando che «Navicomo è al lavoro con il massimo impegno per ridurre quanto più possibile i disagi per i propri abbonati».

«In merito a possibile forme di compensazione, le cui modalità applicative verranno diffuse attraverso i nostri canali ufficiali, stiamo valutando come poterle gestire operativamente, nonché contabilmente e fiscalmente», si legge ancora nella nota.

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