Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 10 Dicembre 2025
Gusmeroli, la gloria dell’Alto Lario sarà un tedoforo delle Olimpiadi
Domaso, ha preso parte a quattro edizioni delle Paralimpiadi con un bronzo nel 1980
Gianpiero Riva
Giulio Gusmeroli, simbolo del Triathlon Alto Lario, sarà tedoforo delle prossime Olimpiadi invernali di Milano Cortina, in programma a febbraio.
La notizia ha suscitato comprensibile emozione ed entusiasmo all’interno della società sportiva che ha sede a Domaso, con gli oltre settanta tesserati che hanno subito espresso i meritati complimenti all’interessato. Perché Giulio, atleta ipovedente dai risultati straordinari, non è solo un esempio dal punto di vista sportivo, ma anche di impegno sociale, di dedizione al prossimo, di umanità.
Ha preso parte a ben quattro edizioni della Paralimpiadi, con un bronzo colto a New York nel 1980 nei 5 mila metri; poi ancora nell’’88, nel ’92 e nel ’96, due volte ancora nell’atletica e una nel tandem, arrivando sempre ai piedi del podio. Ma la sua perla è il tempo di 2 ore e 30 minuti stabilito nella maratona. Ha vinto diverse medaglie a campionati europei e tricolori e nel 2024, a 63 anni, è stato capace di attraversare a nuoto lo Stretto di Messina, oltre 3 chilometri in acque insidiose.
Il presidente del Triathlon Alto Lario, Nicola Tunesi, rivela anche l’altra faccia di Gusmeroli: «Risiede a Talamona, ma ormai lo consideriamo anche domasino. E’ uno sportivo incredibile, ma è ancora più ammirevole per ciò che fa a livello sociale: va in numerose scuole a parlare della sua condizione, delle sue esperienze e del suo rispetto per la vita e il prossimo; è attivo in parrocchia e segue anche il centro anziani. Racconta anche a noi del valore delle relazioni umane – prosegue Tunesi – e del piacere di stare con gli altri».
Gusmeroli, persona umile, non ama mettersi in mostra, ma esprime la soddisfazione per il prestigioso incarico di tedoforo: «Portare la fiaccola olimpica per me è un orgoglio, un fiore all’occhiello – dice – . Soprattutto perché è un attestato per quanto fatto non solo nello sport, ma anche in ambito sociale. Il Triathlon Alto Lario è una delle società sportive per cui sono tesserato e nel Lario mi alleno spesso perché preferisco le acque libere alla piscina. L’impegno nelle scuole non mi consente di allenarmi sempre con regolarità, ma lo sport è bello perché ti permette di conoscere nuovi amici. Mi piacerebbe cimentarmi nel triathlon a livello olimpico – conclude l’atleta ipovedente esprimendo un proprio obiettivo – : mi preoccupa un po’ la corsa, ma non è detto che non provi ad ottenere i tempi necessari per essere ammesso».
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