Il nubifragio lascia il segno, in tanti al lavoro

Dongo Pulizia e sgombero ieri in paese dopo che, giovedì, una valanga di fango e detriti ha invaso le strade

Giornata di solerti operazioni di pulizia e sgombero anche ieri, a Dongo, nell’area di Campiedi e più a monte, dove nel pomeriggio di giovedì una valanga di fango e detriti ha invaso vie e piazze seppellendo numerosi veicoli parcheggiati e creando non poche ansie e disagi.

Già nell’immediatezza un piccolo esercito di addetti e volontari si era dato da fare per ovviare alla critica situazione e ieri mattina il lavoro è proseguito: «Anche la Regione ha dato il proprio contributo in termini di aiuti – osserva il vicesindaco Mauro Robba – È giunto a Dongo anche il gruppo di Protezione civile di Cantù, che si è unito alla nostra squadra comunitaria, e ancora numerosi cittadini sono scesi in strada per rendersi utili». «Dopo la calamità, che per fortuna non ha fatto registrare feriti, la reazione è stata pronta e stiamo tornando faticosamente alla normalità» ha concluso Robba.

Lo straripamento del Lesio, modesto corso d’acqua che scende dalla Valle Albano, è da attribuire a uno smottamento avvenuto in territorio di Stazzona, con il materiale che ha fatto da diga; il violentissimo temporale abbattutosi su Dongo attorno alle 16.30 ha fatto cedere lo sbarramento e a valle è fuoriuscita un’immensa mole di detriti e fango.

Scantinati, box e anche abitazioni allagati; animali da cortile morti; numerosi veicoli, come detto, sommersi e andati distrutti; strade e piazze rese impraticabili.

La prontezza negli interventi ha comunque ridotto i disagi e ora rimane da fare la somma dei danni.

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