La protesta degli agricoltori, anche per il lupo

Gravedona Domenica manifestazione sull’onda nazionale: «Esprimiamo solidarietà e puntiamo su temi locali»

Anche gli agricoltori del territorio scendono in piazza sull’onda della mobilitazione avviata in ambito nazionale ed europeo. Domenica 18 febbraio un corteo di trattori invaderà il lungolago di Gravedona.

Un voce in più contro le politiche agricole dell’Unione europea, che impone l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari, contro i divari enormi fra costi di produzione e di vendita, le questioni della carne sintetica, l’aumento vertiginosi dei costi dei mutui e dei carburanti e la reintroduzione dell’irpef agricola. Di recente anche nella vicina Valtellina c’è stata mobilitazione, con un presidio per più giorni a Piantedo per la richiesta, tra le tante, del rispetto del “made in Italy” e già lì sono intervenuti anche agricoltori altolariani.

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In Alto Lario, tuttavia, si sfilerà con i trattori anche per richiamare l’attenzione sul problema lupo. «Vogliamo esprimere solidarietà a tutti i colleghi italiani ed esteri in merito ai motivi della protesta – interviene uno dei promotori della manifestazione, Giordano Guggia, agricoltore di Gravedona – e in ambito più locale ci facciamo interpreti di un appello più specifico per il lupo, che alcuni anni è presente in pianta stabile sulle nostre montagne e crea non pochi problemi. Si parla tanto di possibilità di convivenza, ma all’atto pratico si fa ben poco per crearne i presupposti».

Fin troppo chiari i riferimenti alle ripetute predazioni del lupo avvenute ai danni di capre e pecore non solo in quota, ma anche a ridosso degli abitati, dentro recinti o nei pressi di stalle. Nell’autunno scorso dalla Valle Albano era partita anche un’apposita raccolta di firme poi consegnata in Regione.

«Come si possono tutelare gli allevatori? – si chiede ancora Guggia – . Non ha senso prevedere risarcimenti per gli animali sottratti, che ripagano mai abbastanza i proprietari e rimangono un palliativo; occorre adottare dei rimedi efficaci e sicuri dei quali, finora, non si parla affatto».

E così, domenica, gli agricoltori del territorio che fa capo alla Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio sono chiamati a raccolta con i loro trattori alla Serenella. «Abbiamo cercato di informare un po’ tutti – riferisce ancora Guggia – e confidiamo in una partecipazione massiccia. Il ritrovo è fissato a partire dalle 9 e l’idea è di percorrere poi in corteo il lungolago. Contiamo, ovviamente, sulla condivisione della gente e sul sostegno dei nostri amministratori».

La manifestazione, al pari di quella promossa in Valtellina, si svolgerà al di fuori della strade, al fine di non creare disagi alla viabilità e potrà sicuramente contare sul sostegno dell’associazione valtellinese Difesa rurale.

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