
Cronaca / Lago e valli
Sabato 21 Giugno 2025
La sfida parte da Gravedona: «Il nuovo turismo a Palazzo Gallio»
Ha riscosso grande successo il progetto per realizzare un grande polo culturale. Il presidente Mauro Robba: «In Alto Lago si può sperimentare»
Gravedona
Salone di Palazzo Gallio affollato per la presentazione del progetto di polo culturale che interesserà proprio lo storico edificio voluto dal cardinale Tolomeo Gallio.
Ma la cerimonia era anche densa di significati e ricadute pratiche. Dopo il rifacimento dell’intera copertura e la sistemazione del giardino con 850 mila euro, infatti, il presidente della Comunità montana, Mauro Robba, ha annunciato altri 2 milioni di euro disponibili per la messa a norma degli impianti, la dotazione di arredi e dispositivi multimediali per poter organizzare eventi di alta formazione, mostre d’arte ed eventi culturali di rilievo.
«Palazzo Gallio – ha detto a questo proposito – sta diventando un incubatore culturale per sperimentare in Alto Lario un nuovo modello di turismo culturale che possa governare la veloce trasformazione dell’economia locale. In pochi anni si è passati dal manifatturiero al turismo e, se l’aumento delle strutture extralberghiere è stato esponenziale, la gestione a sistema del patrimonio culturale e naturalistico del territorio, che rappresenta un’eccellenza, è ancora un processo da organizzare».
Obiettivi davvero ambiziosi. «Sì, è una missione che ci siamo caricati sulle spalle – ha aggiunto Robba – Grazie ai fondi regionali legati alle aree interne intendiamo anche formare i giovani proponendo loro percorsi di auto imprenditorialità, per poi creare start up per la gestione dei beni culturali, partendo proprio da Palazzo Gallio. Noi, alla periferia della storia, saremo protagonisti di un grande cambiamento».
Il consigliere regionale Sergio Gaddi, intervenuto però in veste di storico dell’arte e curatore di grandi mostre, ha definito Palazzo Gallio “la Villa Olmo” altolariana: «Ci sono le medesime condizioni di quando a Villa Olmo si facevano le grandi mostre – ha sottolineato – Una splendida architettura, un magnifico giardino e il lago. Si tratta di compiere i passi giusti per rendere operativo questo enorme potenziale».
Due restauratrici dell’Accademia “Galli” di Como hanno raccontato il restauro della cappellina del Palazzo, accompagnando poi il pubblico in una visita guidata esclusiva. «E’ stato un pomeriggio di grande cultura e bellezza quello in alto lago» ha commentato Robba a fine giornata, non nascondendo la soddisfazione per l’interesse ottenuto. Le note del pianoforte a coda che campeggia nella sala d’onore del palazzo degli alunni dell’istituto civico musicale valli del Lario e del Ceresio hanno concluso l’evento.
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