L’altra faccia del maltempo: quasi una “strage” di animali

Sala Comacina Dal cervo nel torrente al cinghiale nel lago. Molte segnalazioni alla polizia provinciale

L’altra faccia del maltempo - insieme ai danni raccontati in presa diretta dal nostro giornale in questi giorni - è rappresentata dai cinque ungulati (incluso il cervo recuperato dai vigili del fuoco il giorno di Pasqua nel torrente Telo ad Argegno) che il lago ha restituito senza vita, per i quali poi la polizia provinciale ha provveduto allo smaltimento delle rispettive carcasse. In particolare, gli agenti di Villa Saporiti guidati dal comandante Marco Testa hanno recuperato, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini, due cinghiali, uno nello specchio d’acqua antistante Sala Comacina e uno davanti a Gravedona, oltre ad un muflone sulla riva di Blevio ed a un cervo sempre nelle acque di Gravedona.

Praticamente analoghe, secondo la polizia provinciale, le cause del decesso, ovvero una caduta o una scivolata in uno corso d’acqua ingrossato in quota, che poi ha trascinato verso il lago quattro dei cinque ungulati. Il quinto, come anticipato, è stato recuperato il giorno di Pasqua con l’ausilio dei Saf dei vigili del fuoco quasi alla foce del torrente Telo ad Argegno, sotto lo guardo attento di diversi residenti nonché di tanti automobilisti in transito lungo la Regina. La polizia provinciale è intervenuta anche a Dizzasco per recuperare un cinghiale caduto da una balza nei pressi della provinciale 13.

Si tratta di uno scenario piuttosto usuale in occasione di ondate di maltempo come quella che ha accompagnato il territorio comasco dal venerdì Santo in poi. Certo è che questi recuperi - resi possibili (è bene rimarcarlo ancora) grazie anche alla collaborazione dei cittadini - hanno impegnato a fondo per tutto il fine settimana pasquale gli agenti di Villa Saporiti.

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