Cronaca / Lago e valli
Lunedì 01 Dicembre 2025
Lutto sul Lario, morto Chicco Abbate. Addio all’ultimo fratello della dinastia
Tremezzina. Aveva 80 anni, con Tullio e Bruno aveva costruito barche rivoluzionarie. Il nipote Tullio Junior: «Era il “saggio” della famiglia». I funerali martedì alle 15 a Lenno
Tremezzina
La nautica lariana piange l’ultimo grande “vecchio” della cantieristica, diventata negli anni l’eccellenza nel mondo.
Se n’è andato in punta di piedi ieri mattina, all’età di 80 anni (era nato il 3 agosto 1945) Carlo “Chicco” Abbate, ricoverato per problemi cardiaci all’Ospedale di Gravedona. Era il secondo dei tre figli di Guido Abbate, il “papà” del “tre punti”, che negli anni ’50 ha rivoluzionato il mondo della motonautica italiana, costruendo le barche che hanno portato Mario Verga a diventare pluricampione del mondo e recordman.
Considerato il “saggio” della famiglia, alla morte del capostipite papà Guido nel 1988 ha rilevato lo storico cantiere di Portezza ed ha proseguito nell’attività di rimessaggio, lasciando ai fratelli Tullio, il primogenito (classe 1944, deceduto nel 2020 per il Covid) e il più giovane Bruno (nato nel 1951 e scomparso nel 2008) l’attività imprenditoriale e creativa, affiancata dalla passione per le corse. Sia Tullio, sia Bruno, infatti, hanno raggiunto diversi traguardi agonistici a livello anche mondiale ed europeo.
«Zio Chicco – spiega il nipote Tullio Abbate Junior – era davvero il saggio della dinastia, a differenza di mio papà e zio Bruno, che erano abbastanza spregiudicati nell’unire all’attività imprenditoriale, la partecipazione alle gare. Lui, con la sua corporatura massiccia e bonarietà, era l’immagine della moderazione e nel contempo, dell’autorità del padre di famiglia».
Per la verità da giovane aveva fatto qualche garetta, sulla scia dei fratelli, ma si era accorto subito che non era la sua aspirazione. Anzi è stato a fianco del fratello Bruno nella costruzione del cantiere di Grandola ed Uniti e della linea di produzione Primatist gli yacht dalla linea elegante e spiccatamente corsaiola, che con la collaborazione di Pinin Farina, spopolava ovunque.
Chicco Abbate era sempre dietro le quinte, per così dire, ma ha sempre esercitato il ruolo di “moderatore” dei fratelli molto più esuberanti di lui. Di fatto in ogni porto del mondo se c’è una barca costruita da Tullio e Bruno (ora ci sono Tullio Junior, che prosegue l’attività nel cantiere di Schignano e Marco nel cantiere di Olbia in Sardegna, fondato da papà Bruno), la si riconosce subito tra mille. Ai cantieri di Portezza e di Azzano, sono sempre arrivati calciatori e piloti famosi.
Sul lago circola ancora il “Senna”, che il fuoriclasse brasiliano aveva ordinato prima della tragica morte il 1° maggio 1994 sul circuito di Imola. Chicco Abbate poco tempo fa aveva coinvolto nella gestione del suo cantiere, il figlio Simone, che ora prosegue a gestire con la mamma Albertina.
I funerali si svolgeranno martedì alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Lenno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA