Cronaca / Lago e valli
Domenica 23 Novembre 2025
No a quattro mesi di caos in Valle Intelvi: firme per fermare i lavori
Assemblea contro la sostituzione dell’acquedotto. Parte una raccolta firme: «Seimila veicoli costretti a passare nelle strettoie»
Centro Valle Intelvi
Dopo il sit in di protesta nei giorni scorsi al mercato di San Fedele, l’associazione “Il Calicanto” (comitato per la tutela ambientale della Valle d’Intelvi), ha avviato una raccolta firme per dire no alla chiusura della strada provinciale 13 della Valle Intelvi per la posa della condotta idrica. Intervento previsto per febbraio che comporterebbe grossi disagi ai residenti.
E la preoccupazione è tale che l’altra sera si è tenuto un affollato incontro nell’oratorio di Dizzasco: erano presenti il sindaco di Alta Valle Marcello Grandi e quello di Dizzasco. «La popolazione è molto preoccupata -dicono dal Comitato- sono tutti combattivi nella speranza di poter far cambiare il progetto a Como Acqua».
Tanti i pubblici esercizi che si sono messi a disposizione come punto di raccolta per le firme. Si potrà dare l’adesione alla petizione al bar Caminetto di Schignano, Bar time di Pellio inferiore, al bar della piazzetta a Pellio superiore, all’edicola Bosi Maria Rita e al bar Fiumberti di Lanzo , bar alimentari Stella di Verna, il Punto bar di San Fedele, Alimentari Cinzia e shopping di Castiglione, bar Negri di San Fedele e Bar Doge di Argegno.
La chiusura - per tornare all’origine del problema - è prevista per i lavori di sostituzione della condotta idrica di captazione dal Lario che dal comune di Argegno sale in quota a Pigra e va alimentare i bacini di raccolta di acqua potabile di diversi comuni di Centro e Bassa Valle Intelvi.
Per quattro mesi la strada provinciale 15 dove è prevista la deviazione del traffico sarà intasata dall’enorme volume di traffico. Si parla di 6 mila veicoli che dovranno affrontare la strettoia che dal bivio della provinciale 13 a Castiglione davanti l’ex municipio si innesta sulla 15 fino al Ponte della Gatta, poi le strettoie di Giuslino a Cerano , quelle di Schignano fino ad alcuni tratti ad Argegno.
Notevole anche la preoccupazione tra imprenditori, esercenti, pendolari, cittadini. Il Calicanto è deciso a chiedere la modifica del progetto. Un’opera decisamente importante, ma che presenta per la sua realizzazione notevoli criticità.
La deviazione totale del traffico per almeno 4 mesi, potrebbe condizionare negativamente il passaggio dei mezzi di lavoro locali, la regolare attività del servizio di trasporto pubblico e turistici con gravi ritardi per studenti, lavoratori e utilizzatori privati. Potrebbe anche creare ritardi ai mezzi di soccorso e impedirebbe la regolare attività alle persone con disabilità. Le strettoie- come hanno ribadito dal comitato- anche se “gestite” con movieri o semafori per l’inevitabile senso unico alternato, potrebbero generare ingorghi e probabilmente anche l’impossibilità di transito di mezzi pesanti di attività dell’imprenditoria locale, alcuni già sul piede di guerra che hanno chiesto parere legale , e dei mezzi destinati alla gestione dei rifiuti urbani.
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