Piste da sci sul San Primo
Il fronte del “no” in Regione

Magreglio: oggi in Consiglio a Milano l’audizione del coordinamento che riunisce 39 associazioni

Magreglio

Il futuro del Monte San Primo torna al centro del dibattito politico e ambientale. Oggi il Coordinamento “Salviamo il Monte San Primo” sarà ascoltato in audizione dalle Commissioni V e VI del Consiglio regionale lombardo (Territorio e Ambiente, riunite in seduta congiunta) per ribadire la propria contrarietà al progetto di riqualificazione che prevede la reintroduzione dello sci sul monte principe del Triangolo Lariano.

Spiegano dal coordinamento: «Il piano promosso da Comunità Montana Triangolo Lariano e Comune di Bellagio, denominato “OltreLario”, punta a utilizzare oltre la metà dei cinque milioni di euro di fondi pubblici disponibili, di cui più di un milione proveniente dalla Regione, per ripristinare piste e impianti sciistici con innevamento artificiale tra i 1.100 e i 1.300 metri di quota. Una scelta che il Coordinamento, formato da 39 associazioni, definisce insostenibile e contraddittoria, ricordando come la stessa Regione Lombardia, con una delibera del 2016, abbia escluso la sostenibilità economica di impianti al di sotto dei 1.500 metri sul medio-lungo periodo».

«Anche Arpa Lombardia - proseguono - ha recentemente confermato come il riscaldamento climatico stia riducendo drasticamente le nevicate al di sotto dei 2.000 metri. Investire oggi in strutture già abbandonate da un decennio a causa della scarsità di neve rappresenta un evidente spreco di risorse», a detta del gruppo.

Nel corso dell’audizione, il Coordinamento presenterà le proprie alternative, per una valorizzazione naturalistica e turistica del monte, fino a ipotizzare l’istituzione di un Parco.

«Ringraziamo le Commissioni per aver accolto la nostra richiesta – dichiarano i rappresentanti del coordinamento – sarà l’occasione, dopo tre anni, per illustrare con dati e documenti le criticità del progetto e per proporre una diversa visione di futuro per il San Primo».

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