Plesio, sparava a frosoni e fringuelli
Denunciato un altro bracconiere

Nel frezeer dell’uomo di 70 anni quasi un centinaio di uccelli protetti

Dal suo cascinale sparava agli uccelli senza far distinzione fra quelli protetti e non, e nel carniere, assieme a due merli, c’erano alcuni frosoni e fringuelli, non cacciabili; nel congelatore di casa, inoltre, ne aveva già una bella scorta pronta da consumare.

Per il bracconiere di 70 anni di Plesio colto in flagranza di reato dalla Polizia provinciale è scattata l’immediata denuncia, ma a peggiorare la sua situazione c’è anche la detenzione non regolare di alcuni fucili e, soprattutto, di un grosso quantitativo di munizioni.

L’operazione si inserisce nell’attività anti bracconaggio condotta in collaborazione con i carabinieri, che negli ultimi tempi ha consentito di sequestrare un gran quantitativo di armi e di denunciare diverse persone.

Nel caso specifico gli agenti hanno individuato il cacciatore abusivo di Breglia in piena azione poco a monte dell’abitato, dove l’uomo ha una proprietà con delle cascine: aveva appena abbattuto due frosoni e un fringuello; il suo taccuino segnaprede, sul quale ogni cacciatore deve riportare, per legge, ogni esemplare abbattuto, era inoltre praticamente intonso, al punto che gli agenti gli hanno contestato anche la presenza, nel carniere, di due merli, specie cacciabile. Una sorpresa ancora più inattesa si è rivelata nella perquisizione dell’abitazione: in un freezer, infatti, è stata rinvenuta una quantità ancor più rilevante – quasi un centinaio – di uccelli protetti spiumati, frutto evidente di attività illecita pregressa. Armi e munizioni, come detto, non erano custodite come vuole la normativa e per il settantenne è scattata anche una sanzione amministrativa.

Nel giro di un mese gli agenti di polizia provinciale hanno sequestrato oltre 40 fucili, ben 19 solo sulla montagna di Stazzona in occasione di una sola operazione, con denuncia di due bracconieri.

(Gianpiero Riva)

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