Serenella da ristrutturare: «La nostra sfida al turismo»

Gravedona L’ex bar e ristorante da vent’anni è in condizioni di degrado. Ma il sindaco non ha dubbi: «Nel progetto anche un albergo poco lontano»

Dopo oltre vent’anni di attesa i cittadini cominciano a non credere più nel progetto di sviluppo della Serenella. L’edificio comunale ex bar e ristorante è lasciato al degrado e alle mire dei vandali, l’area a monte è altrettanto abbandonata e bisognosa di recupero.

Il progetto che ha in serbo da anni il Comune è ambizioso: oltre alla ristrutturazione dell’immobile, infatti, c’è il proposito di realizzare due piscine, di cui una coperta, e un’area ludica con spazio per l’intrattenimento serale. Una sorta di grande lido attrezzato, insomma, con spostamento a monte della strada di accesso che ora passa accanto alla locanda in disuso.

Gli operatori privati

Un progetto che, considerati i costi, chiama in causa anche gli operatori privati: per renderlo più appetibile l’Amministrazione comunale vi ha inserito anche un albergo sulla sponda opposta del torrente Liro, dove sorge il vecchio lido con la piscina ormai inutilizzabile. Progetto, secondo alcuni, troppo oneroso per i potenziali investitori e, di conseguenza, difficilmente realizzabile. L’iter, in effetti, sembra allungarsi oltre ogni aspettativa e già qualche anno addietro c’era chi suggeriva di abbattere l’immobile ormai fatiscente e realizzare un parcheggio per gli utenti della spiaggia.

Il sindaco, Cesare Soldarelli, rimane tuttavia fiducioso: «Questa è una fase favorevole per progetti turistici sul Lario – dice – e noi stiamo perfezionando il progetto, non solo dal punto di vista urbanistico. L’idea di fondo è quella di cedere a privati l’area del vecchio lido con possibilità di realizzarvi un albergo a lago; sull’altro lato del torrente è invece destinato a sorgere un lido attrezzato da cedere in comodato per un certo numero di anni a chi ci investirà».

Sui tempi, il primo cittadino non è affatto evasivo: «Entro fine anno gli uffici completeranno l’iter progettuale – assicura – poi faremo gli opportuni bandi». A favore di quanto sostiene il sindaco ci sono altri due progetti, altrettanto ambiziosi, che vengono avanti a Dongo: un capiente albergo di prestigio nell’ex porto Falck, con progetto rilevato di recente da un facoltoso imprenditore tedesco, e un’altra struttura ricettiva simile destinata a sorgere, sempre per mano di investitori stranieri, alle spalle del lido. In Alto Lario, lo si ripete da anni, manca un albergo capiente e ora, nel giro di breve tempo, il territorio presenta addirittura ben tre progetti al riguardo.

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