
Cronaca / Lago e valli
Domenica 25 Maggio 2025
Sul Lario la battaglia del pesce persico: «Non era locale». «No, solo invidia»
Bellagio: ristoratori e pescatori contro gli organizzatori della Sagra con oltre duemila persone. Ma gli organizzatori replicano a muso duro
Bellagio
La battaglia del pesce persico divide il mondo della ristorazione e della pesca. Oggetto del contendere la “Sagra del risotto al pesce persico” andata in scena la scorsa settimana a Cremia con la regia dell’omonima Accademia e che si è rivelata un autentico successo con oltre 2.000 porzioni servite gratuitamente. Tuttavia, come detto, non mancano però i dubbi da parte degli operatori del settore per l’iniziativa: in particolare si chiedono come mai si sia deciso di promuovere una sagra dedicata al pesce persico in un momento in cui non lo si può pescare nel lago. Sembrerebbe, a detta degli operatori, più la sagra del pesce non locale o del pesce surgelato. Insomma, un’occasione persa per la valorizzazione del pesce del nostro lago, dicono alcuni pescatori e ristoratori.
Luigi Gandola, chef del Salice Blu a Bellagio: «Mi sembra davvero illogico aver promosso una manifestazione di questo tipo in questo momento, quando si poteva aspettare ad inizio giugno e proporla in un periodo in cui era aperta la pesca al pesce persico locale. Mi vengono dei dubbi sullo scopo dell’iniziativa e dell’Accademia. Di sicuro quel persico non è locale, non si può neppure pensare fosse surgelato. Se poi anche un’Accademia non capisce questa distinzione mi sembra che la situazione sia davvero grave».
Uno dei pescatori di persico presenti sul lago, Valeriano Cavalli di Varenna, concorda: «A maggio il persico locale lo si trova solo congelato, ma faccio anche fatica a pensare si tratti di pesce locale perché ogni anno non facciamo neppure in tempo a pescarlo. Mi sembra onestamente illogico creare una manifestazione utilizzando il pesce congelato o non del nostro lago e magari neppure italiano. Non capisco quale promozione si abbia per il nostro prodotto. Bastava aspettare ad inizio giugno quando la pesca al persico è possibile».
Posizione abbastanza simile anche da Yuri e Alessandro Sala dell’Ittiturismo Mella: «Abbiamo pensato anche noi la stessa cosa. Come si può fare una sagra del persico in un periodo in cui non si può pescare il persico? Non è il messaggio giusto per il nostro territorio».
Immediata la replica: «Probabilmente chi si abbandona a polemiche basate sull’immaginario soffre d’invidia e non si capacita di come si possano coinvolgere più di 2.500 persone a una sagra gastronomica – ribatte Emanuele Castelnovo, chef del ristorante La Baia, sede dell’Accademia del persico e organizzatore dell’evento – Come ristoratori e membri dell’Accademia non ci siamo mai permessi di spacciare per persico un altro tipo pesce. Ovvio che soprattutto d’estate, quando serviamo un’infinità di “persicotto”, al pari degli altri ristoratori usiamo anche pesce proveniente da altri laghi italiani, ma sempre ed esclusivamente persico». Giovanni Cristiani e Gianpiero Riva
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