Un altro grave incidente a Cima: tra i feriti due gemelle di dieci anni

Porlezza Dopo quello di ieri, ancora uno scontro nello stesso punto, in località Cinì. Violento impatto tra due auto, quattro le persone coinvolte: nessuna è in pericolo di vita

Porlezza

Un incidente ieri e un altro stamattina più o meno nello stesso punto, a Cima, in località Cinì.

E anche ieri il servizio 118 ha fatto decollare l’eliambulanza dalla base di Como, perché sulle prime le conseguenze per le persone coinvolte, tra cui due bambine di 10 anni, parevano serie. E’ arrivato sul posto anche il personale della Croce Azzurra di Porlezza e quello della Croce Rossa di Menaggio, oltre ai Vigili del fuoco di Menaggio e ai Carabinieri di Porlezza.

Stavolta l’impatto è avvenuto fra due auto e ha coinvolto ben cinque persone. Su uno stesso veicolo, oltre alle due bimbe, si trovavano il nonno, di 79 anni, e il papà, di 43 anni: l’anziano risulta il più grave avendo riportato un’emorragia interna, ma non è comunque ritenuto in pericolo di vita; traumi di minor entità per suo figlio, nonostante si trovasse alla guida e risulti quello colpito più direttamente nell’impatto; le due bimbe, gemelle, che si trovavano sul sedile posteriore, sono invece rimaste illese. Illeso anche il conducente dell’altro veicolo coinvolto.

Un bel sospiro di sollievo, insomma, proprio come il giorno precedente, quando si era temuto per le sorti di un motociclista di Carlazzo di 33 anni. Il sinistro è avvenuto a mezzogiorno all’altezza di Parco San Marco: un’auto con a bordo le bimbe, il padre e il nonno, di nazionalità inglese, usciva proprio dalla struttura ricettiva, dove sta trascorrendo una vacanza, e si stava immettendo sulla statale Regina quando è stata colpita in pieno da un’altra auto che da Porlezza viaggiava verso Valsolda. Il botto è stato fragoroso e inizialmente, come detto, si sono temute conseguenze più gravi di quelle che sono registrate.

I pazienti sono stati tutti trasportati all’ospedale di Gravedona; le due bimbe solo per accertamenti dovuti all’età e per lo spavento. Al di là della dinamica, sulla quale non dovrebbero esistere dubbi, le forze dell’ordine dovranno stabilire eventuali responsabilità: di scarsa attenzione da parte di chi si stava immettendo sull’arteria principale o di eccessiva velocità di chi transitava in quel momento sulla Regina.

Il paragone con l’incidente di lunedì sussiste anche in termini di disagi per la viabilità. In breve si sono formate lunghe code, soprattutto in direzione Porlezza, ma era stato ben più complicato smaltire quella di lunedì, quando era iniziato il flusso di rientro dei frontalieri.

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