Variante, chiuso l’accordo tra Anas e cittadini: partono gli espropri

Tremezzina Dopo una lunga trattativa l’ente strade ha acquisito terreni per 15mila metri quadrati. Oltre al pagamento, piantumerà l’area con mille ulivi

Si è chiuso nel migliore dei modi possibili e cioè con la cessione “volontaria e spontanea” dalla dozzina di privati ad Anas dei terreni (circa 15 mila metri quadrati il volume totale) in quel di Bonzanigo di Mezzegra la pagina forse più intricata e inquadrata dentro gli espropri delle proprietà (private) attraversate dal tracciato - mutato più volte dal 2017 in poi - della variante della Tremezzina.

Passo avanti

I tre giorni di incontri al centro civico di Mezzegra hanno dunque sortito gli effetti sperati. E di sicuro il dialogo proficuo tra l’avvocato Elia Di Matteo - che rappresentava i privati (a Bonzanigo di Mezzegra la variante correrà a cielo aperto, sottolineatura importante) - e il team di Anas con i geometri Michele Zappino, Michele Caia ed Egidio Vecchione ha portato al risultato sperato, con un passaggio strategico da rimarcare, già esposto dall’avvocato Di Matteo al nostro giornale lo scorso 22 gennaio, quando le trattative, entrate nella fase clou di fatto da novembre, hanno registrato l’accelerazione decisiva.

Il passaggio stava nel fatto che «la più recente e autorevole giurisprudenza ha statuito che le indennità espropriative dovranno far riferimento al prezzo di mercato». In buona sostanza i terreni sono stati acquisiti da Anas al prezzo di mercato. La vicenda, che si presentava piuttosto ingarbugliata dopo l’ultima versione del progetto definitivo, si è dunque risolta al meglio, pur dovendo in taluni casi i proprietari rinunciare a terreni con una loro storia e sicuramente con un loro valore, ben oltre quello economico.

Proprietari che, dalle poche notizie filtrate, hanno scelto il profilo basso, instaurando un dialogo costruttivo con Anas, presentando - ciascuno grazie al proprio tecnico di fiducia - le perizie di riferimento con il valore di mercato dei terreni, che hanno costituito la base dell’accordo, ricordando anche la mediazione e il ruolo avuto in questi anni dal Comune.

Ma c’è dell’altro perché Anas (ri)piantumerà l’area ad ulivi, considerato che quella zona è a tutti gli effetti conosciuta come «uno dei più importanti e famosi uliveti esistenti sul lago di Como sin dai tempi di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane». La base di partenza è pari ad almeno 1000 piante di ulivo. Dentro questa vicenda - ricordando l’iniziale e comprensibile (in taluni casi) “no” dei proprietari a cedere i propri terreni con regole d’ingaggio decisamente poco consone a quella porzione di territorio - c’è infine da registrare un ulteriore passaggio di rilievo e cioè che le indennità concordate saranno versate con ogni probabilità già entro la metà di aprile.

Gli immobili rimanenti

Un altro segnale importante da parte di Anas - visti i tempi della burocrazia - di chiudere nel modo più rapido possibile la vicenda. L’avvocato Elia Di Matteo si è detto soddisfatto «sia sul piano tecnico che su quello giuridico per il risultato raggiunto».

La vicenda legata agli espropri per far posto alla variante della Tremezzina non è però ancora conclusa. Secondo le (pochissime) informazioni filtrate, all’appello mancherebbero ancora due immobili, uno (di particolare pregio) a Griante ed uno in quel di Ossuccio. Per entrambi le firme finali sarebbero questione di giorni.

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