Variante della Tremezzina: l’ennesimo giorno della verità

Oggi a Menaggio l’incontro tra i rappresentanti del territorio e l’ad di Anas Si cercano rassicurazioni sulla ripresa “intensiva” degli scavi in galleria

Menaggio

Dal gennaio 2023 - da quando cioè il cantiere della Variante della Tremezzina ha iniziato a zoppicare complici gli idrocarburi individuati nella roccia delle Camogge a Colonno, peraltro all’indomani del sopralluogo in cantiere del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini - più volte il territorio ha chiesto ad Anas ed all’impresa (il Consorzio Sis) di giocare a carte completamente scoperte, giusto per utilizzare una metafora ludica.

Ecco perché l’incontro di questa mattina alle 9.30 in sala consiliare a Menaggio - annunciato ieri dal sindaco di Tremezzina (e presidente di Anci Lombardia) Mauro Guerra assume una rivelanza strategica, in primis a fronte della presenza di una figura apicale di Anas, come l’amministratore delegato Claudio Andrea Gemme. nominato al vertice dell’ente nel marzo di quest’anno.

Quella di oggi - davanti al prefetto Corrado Conforto Galli, al questore Marco Calì, all’assessore regionale Alessandro Fermi, al presidente provinciale Fiorenzo Bongiasca ed ai sindaci direttamente interessati dalle dinamiche del cantiere della Variante, a cominciare dal presidente del Cio, Michele Spaggiari - potrebbe essere l’occasione propizia per annunciare l’auspicata “fumata bianca” rispetto all’iter di un’infrastruttura che tuttora sta pesantemente segnando il passo, con tanti nodi da sciogliere. Incluso quello delle maestranze e dei macchinari dirottati verso l’altra variante, quella di Tirano. Variante che fa sempre capo al Consorzio Sis.

L’ad Claudio Andrea Gemme a Menaggio sarà affiancato dal responsabile della struttura territoriale Anas Lombardia, l’ingegner Matteo Castiglioni, subentrato a metà luglio all’ingegner Nicola Prisco e così dalle figure direttamente interessate dalle dinamiche del cantiere, a cominciare dal “rup” dei lavori della variante, l’ingegner Giancarlo Luongo, figura di garanzia dentro un iter così travagliato.

La richiesta del territorio - formalizzata dallo stesso sindaco Mauro Guerra nei colloqui telefonici sin qui avuti con l’ad di Anas - è di avere un cronoprogramma ben definito dei lavori, a fronte anche di una ripresa su larga scala delle “volate” che stenta a decollare. E senza un calendario ben definito delle “volate”, il vero core business del cantiere della Variante, i lavori sono per forza di cose da considerare incompleti.

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