
Cronaca / Lago e valli
Domenica 27 Luglio 2025
Variante della Tremezzina, promessa
dell’ad dell’Anas: «Accelerare i lavori»
Dopo le richieste del sindaco Mauro Guerra la telefonata del responsabile dell’ente: «Confronto costante, per ridurre i disagi di chi si muove»
Tremezzina
Un aut aut dai toni e dai contenuti decisi come quello pronunciato venerdì dal sindaco di Tremezzina (e presidente di Anci Lombardia) Mauro Guerra e rilanciato da “La Provincia”- «Dentro il cantiere della Variante della Tremezzina si lavori sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro per recuperare il tempo perso» - non poteva certo passare a lungo inosservato.
E così ieri a metà pomeriggio lo stesso primo cittadino ha fatto sapere di essere stato contrattato dall’amministratore delegato di Anas spa, Claudio Andrea Gemme, «per un utile aggiornamento reciproco e confronto sui lavori della Variante e sulle prospettive».
«L’amministratore delegato mi ha rappresentato la sua piena consapevolezza della serietà ed urgenza della situazione ed il conseguente forte impegno, suo personale e della struttura, per definire le condizioni di un rilancio e di una importante accelerazione dei lavori», le parole di Mauro Guerra, che venerdì mattina dall’ufficio al pianterreno del Municipio a Lenno non solo ha chiesto un cambio di passo per quel che concerne il traballante iter dei lavori, ma anche l’istituzione di un Tavolo strategico come quello denominato “di regia di cantiere”. Strategico perché a quel Tavolo, peraltro contemplato nel progetto esecutivo e raccomandato nelle prescrizioni della Via (la valutazione ambientale), siede anche l’impresa insieme a tutti gli enti interessati. E’ in quella sede che al Consorzio Sis possono essere esposte - nel tentativo di una rapida soluzione - le problematiche in essere nei Comuni direttamente o indirettamente coinvolti nel tracciato e nel cantiere della variante. Consorzio che ad esempio non siede al Tavolo istituzionale convocato con cadenza regolare a Palazzo di Governo.
Resta in auge anche l’altra richiesta del sindaco di Tremezzina rivolta al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ovvero l’istituzione di un Tavolo sulla Variante. Nella nota vergata dopo la cordiale telefonata con l’ad (dunque figura apicale) di Anas, il primo cittadino ha fatto sapere di aver «confermato la gravità della situazione e la necessità di un importante cambio di passo, per il cantiere e anche per gli interventi che potrebbero mitigare i pesanti disagi della viabilità quotidiana».
«Abbiamo reciprocamente convenuto sulla necessità di un confronto e di una collaborazione costanti, in stretto coordinamento con il ministro, per aprire una nuova fase dei lavori che, con aggiornate misure e strumenti, organizzativi e tecnici, possa imprimere una decisa accelerazione alla realizzazione dell’opera e, al contempo, ridurre i disagi della mobilità quotidiana sulla attuale sede stradale - l’ultima affermazione contenuta nella nota del sindaco di Tremezzina -. Ci siamo lasciati con l’impegno a proseguire il confronto sin dalla prossima settimana». Questo per dire che agosto dovrà essere un mese in cui affinare i meccanismi in vista di una ripresa su larga scala dei lavori che potrà avvenire - è bene precisarlo - prima della metà di ottobre. Ricordando un dettaglio di assoluto rilievo dentro questa intricata vicenda e cioè che l’ultima parola - nonostante i 50 milioni di euro messi sul tavolo da Anas - spetterà comunque all’impresa, che dovrà comunicare se l’offerta per ripartire di slancio (con il “peso” rilevante del trasporto, conferimento e oneri di discarica dei materiali contenenti idrocarburi e arsenico naturale) è da ritenersi o meno congrua.
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