Variante Tremezzina, arrivati i 45 rinforzi. Si riparte davvero?

Secondo le promesse dell’Anas da questa mattina il cantiere dovrebbe tornare pienamente operativo. Per recuperare terreno bisognerebbe scavare 4 metri al giorno

Colonno

Una larga parte delle 45 maestranze che da oggi contribuiranno a far ripartire il cantiere della Variante della Tremezzina ha già raggiunto ieri il Lario, pronta per provare a ridare vigore a un cantiere che da tanto, troppo tempo sta segnando il passo. E che viaggia (si fa per dire) con un ritardo davvero sconfortante per gli abitanti del territorio.

Secondo quanto si è appreso, queste maestranze hanno o meglio avrebbero raggiunto il cantiere della Variante Tremezzina in larga parte da altri cantiere in quota Consorzio Sis, a cominciare - in base alle poche indiscrezioni filtrate - da quello in fase avanzata per la realizzazione del nuovo Policlinico di Milano, che per novembre dovrebbe vedere ultimati i due blocchi laterali.

Una parte rilevante di queste maestranze sarà impiegata per i rivestimenti definitivi della galleria principale “Comacina”, già iniziati - in base alla nota dell’Anas - giovedì scorso. Si tratta di un lavoro comunque importante, che prevede inevitabilmente la presenza in cantiere - indicativamente da domani - di un numero consistente di autobetoniere.

Resta però aperto un altro importante capitolo legato al cantiere della Variante della Tremezzina ed in particolare al portale sud di Colonno, quello connesso all’avanzamento degli scavi in galleria, al momento concentrati solo sulla galleria principale “Comacina”.

Anas nella nota del 5 settembre, vergata al termine dell’incontro istituzionale di Menaggio, ha fatto sapere che «da lunedì 22 settembre (oggi, ndr.) cominceranno le attività preparatorie per gli scavi in avanzamento della galleria principale “Comacina” con l’uso dell’esplosivo».

Non resta che attendere la prima “volata” dalla ripresa dei lavori, calendarizzata entro la fine della settimana. E’ chiaro che con le “volate” programmate al momento in una sola galleria - la principale “Comacina” a Colonno - il ritmo non può in alcun modo essere ritenuto soddisfacente, perché dopo mesi di stop e “volate” nell’ordine dei tre mesi a settimana ai ritardi già in essere se ne sono accumulati altri. Per garantire la piena efficienza del cantiere occorrerebbe un avanzamento di quattro metri al giorno, da replicare poi anche dentro la galleria di servizio “Comacina”, ovviamente con tutto ciò che ne consegue per il trasporto e il conferimento dei materiali di scavo. Determinante sarà in questo contesto il Tavolo di Regia di cantiere - di cui farà parte anche l’impresa - che verrà convocato nel mese di ottobre. Lì si potrà definire un cronoprogramma ufficiale anche delle “volate”.

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