Vietato fare il bagno nel Ceresio giallo, ma tanti non rinunciano all’ultimo tuffo

Porlezza Tossine e cianobatteri in eccesso, l’intervento di Ats e l’ordinanza del Comune. Erculiani: «Per fortuna avremo la piscina». Arriva l’alt alla balneazione anche da Valsolda

Divieto di balneazione, a Porlezza, ma bagnanti che, per la verità, sembrano rispettare poco l’ordinanza in vigore.

Domenica erano numerose le persone in spiaggia e parecchie non hanno rinunciato a farsi un bagno. Il provvedimento restrittivo firmato dal sindaco Sergio Erculiani, si rifà all’elevata concentrazione di tossine e cianobatteri riscontrata in acqua e, come fa notare anche il primo cittadino stesso, si tratta di un problema di eccessive alghe.

Prelievi e analisi

Alghe che nella seconda metà di agosto, per un paio di settimane, erano presenti nel Ceresio in gran quantità, tanto da dare all’acqua un’intensa colorazione verde – giallastra. In quella Ats Insubria aveva consigliato di evitare i bagni; ora, dopo i prelievi effettuati con relative analisi, la concentrazione di cianobatteri e tossine è risulta superiore al limite, ma in tanti, evidentemente, pensano che se non è successo nulla prima, quando la balneazione era comunque libera, non c’è ragione di temere conseguenze ora. «Ci siamo attenuti alle disposizioni di Ats – commenta Erculiani – e domenica non avevamo nemmeno a disposizione i nostri agenti di polizia locale. Al momento, tra l’altro, non conosciamo nemmeno l’effettiva proporzione del fenomeno, ma abbiamo recepito le direttive dell’Azienda sanitaria e l’ordinanza è chiara. Ci si augura, insomma, buon senso da parte di tutti».

Presenza fastidiosa

Quest’anno le alghe si sono presentate in maniera imponente, ma ogni estate, nel Ceresio, la colorazione verdastra delle acque tradisce la loro presenza. «Ci siamo attivati per chiedere all’Autorità di bacino uno studio del fenomeno – riferisce Erculiani – Alla luce della presenza costante di alghe, in particolare cianobatteri, nella stagione calda è bene comprendere le loro effettive conseguenze. Per ovvie ragioni di sicurezza e per non condizionare la stagione turistica. Con la piscina, comunque, ci siamo già cautelati». Due delle cause principali della formazione di alghe sono l’inquinamento e le temperature alte e la loro presenza è in aumento: fra 2018 e il 2019 c’è stato un incremento del 18% e, grazie a immagini satellitari, è stato possibile mappare l’espansione delle fioriture algali sulle coste oceaniche di 153 Paesi tra il 2003 e il 2020, rilevando una relazione con l’aumento delle temperature superficiali dell’acqua e l’eccessivo apporto di nutrienti di origine antropica.

I cianobatteri possono risultare potenzialmente tossici se in concentrazioni superiori ai limiti: gli effetti collaterali potrebbero consistere in irritazione delle vie respiratorie e degli occhi, tosse e dissenteria. Enzo Pasotti, medico di base in pensione che nelle scorse settimane ha sostituito un pediatra, ha riferito di aver riscontrato in diversi bambini anche problemi di otite esterna, patologia non comune che potrebbe essere attribuibile, secondo il medico, ad infezioni legate alle alghe.

E ieri anche il vicesindaco di Valsolda, Oriano Pagani, ha firmato il divieto di balneazione nel Ceresio.

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