Blitz antidroga nei boschi
Arrestato dopo la fuga in A9

Turate L’uomo ha patteggiato una condanna a tre anni - Aveva addosso eroina e cocaina

Turate

Alla vista degli agenti della squadra Mobile ha cercato di scappare, prima infilandosi tra gli alberi del bosco che corre accanto all’autostrada, poi ha cercato di scavalcare – riuscendoci – per entrare proprio lungo il tracciato della A9, sperando di riuscire a fuggire ai poliziotti. Invece, è finito con l’essere bloccato e poi arrestato perché addosso aveva (nascosti nel marsupio) 21 grammi e mezzo di eroina, 38 grammi di cocaina e denaro contante pari a 1.630 euro che gli inquirenti ritengono essere il provento dell’attività di spaccio che era in corso. In manette un marocchino incensurato, 30 anni, che di nome fa Ayoub Kharmoudi e che ieri in aula è stato assistito, nel processo con il rito direttissimo, dall’avvocato Francesca Montemurro. Udienza che si è conclusa con il patteggiamento a tre anni di carcere dove l’uomo è stato condotto subito dopo la ratifica dell’accordo davanti al giudice. Il blitz è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì nelle zone boschive tra i comuni di Turate, Limido Comasco e Mozzate. Il precedente servizio di osservazione fatto dagli uomini della Mobile aveva permesso di documentare l’intenso via vai di clienti degli spacciatori che erano in tre e tutti attorno ad un bivacco.

All’arrivo dei poliziotti stavano confezionando le dosi di stupefacente, ma ne è nato un immediato fuggi fuggi in cui gli agenti hanno puntato l’uomo che aveva il marsupio, ipotizzando la presenza di soldi e droga. E così è stato, con l’arresto che ieri mattina si è tramutato in una pena di tre anni.

L’uomo non aveva precedenti ma arrivava dallo stesso paese del Marocco da dove spesso vengono reclutati spacciatori per i boschi del Comasco e non solo, ovvero Beni Mellal.

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