
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 23 Maggio 2025
Cadorago, Finti tecnici alla porta
Due truffe dell’acqua ad anziani soli
Cadorago All’apparenza un vigile e un idraulico - Stessa scena in via Cellini a Caslino e in via Mascagni - L’allerta diffusa ieri mattina dal controllo di vicinato
Cadorago
Un finto vigile e un finto tecnico dell’acqua: suonano al citofono, con la scusa di un qualsivoglia problema, per provare a giustificare un finto intervento di emergenza. Chiedono agli anziani - che siano da soli o in coppia - di mettere oro e contanti nel forno, una variante del più usuale frigo.
E poi fuggono con il bottino. Perché, al solito, è tutta una scena per mettere a segno i propri raggiri. Nel mirino, sia Cadorago che la frazione di Caslino al Piano. Due le truffe consumate. Apprezzate soprattutto le ville.
Le cosiddette truffe dell’acqua sono avvenute in questi giorni. L’altra mattina, a Caslino al Piano, in via Cellini. Dove è presente - e infatti ci sono i cartelli - il Controllo del Vicinato. Dopo aver suonato al citofono, i ladri sono riusciti a farsi aprire e ad entrare. Gli anziani derubati, a qualche giorno di distanza, sarebbero ancora abbastanza confusi. La nipote - in casa ieri pomeriggio - non ha fornito molti dettagli utili: «Non sono neanche in grado di ricostruire bene cosa sia successo. Quanti erano i truffatori? Due, ma di più non so. Che scusa hanno usato? Non lo sanno ricostruire neanche i miei zii». Ad ogni modo, come riferito in paese, la truffa è riuscita.
Quindi il giorno dopo, attorno alle nove del mattino, in via Mascagni, a Cadorago, altra scenetta.
«Mi hanno detto che hanno suonato a una nostra vicina, le hanno detto che erano arrivati lì per un problema all’acqua - racconta una persona residente nella stessa via - Uno era vestito da vigile, e un altro era vestito da lavoro. Sono passati lì e le hanno detto: “Signora, se ha dell’oro in casa e dei contanti, li metta in un sacchetto e li metta poi nel forno”. La signora ha poi aperto la porta di casa: li ha fatti entrare. Ha fatto quello che hanno detto loro. Dopo che sono entrati, hanno detto: “Scendiamo in cantina a dare un’occhiata”. Quando la signora si è girata, non c’erano più. Se ne sono andati».
«Un vicino - prosegue la persona residente - ha poi visto correre uno di questi due, che aveva anche un cappellino, e che per come era vestito poteva sembrare anche un giardiniere o qualcosa del genere. Peraltro a settembre era successo un altro episodio simile: dei finti tecnici erano arrivati a chiedere, sempre nel vicinato, se in casa ci fosse una cassaforte».
Entrambi gli episodi sono stati denunciati ai carabinieri. E tra i residenti, anche grazie al Controllo del Vicinato, è già scattata la massima attenzione.
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