Caos anche sulle sedi per i vaccini
Muggiò bocciata, ora c’è Villa Erba

Clamorosa retromarcia sul tendone in piazza d’Armi, dopo il sopralluogo con Bertolaso - Servirebbe troppo tempo, si punta su una struttura già pronta e torna in pole position Cernobbio

Niente grande hub per i vaccini a Muggiò. Torna in auge all’ultimo minuto il centro vaccinale a villa Erba.

Guido Bertolaso, commissario per l’emergenza Covid della Lombardia, solo giovedì ha effettuato un sopralluogo in piazza d’Armi.

Il piano regionale del resto ha approvato a Muggiò l’installazione di punto vaccinale capace di effettuare fino a tremila vaccinazioni al giorno. Per l’organizzazione, era stato spiegato, è stato coinvolto anche l’esercito. Di fatto però dietro alle piscina non c’è ancora nulla di montato, nessun tendone, bisogna ancora reperire la tensostruttura. Ci vanno poi messi gli arredi, installati i servizi, insomma bisogna ancora costruire tutto.

Gli altri centri vaccinali approvati dalla Regione nel nostro territorio, per esempio Lariofiere, sono invece già pronti per l’uso, il polo fieristico secondo i referenti dell’Ats è di fatto in pronta consegna. A Lurate Caccivio è previsto un altro centro vaccinale anche se con una capacità più ridotta, da giorni la tensostruttura è già montana e i lavori sono a buon punto.

L’ipotesi Muggiò comporterebbe invece ancora qualche settimana di allestimenti. Volendo partire con la fase massiva della campagna vaccinale al più presto, temendo ritardi, la Regione si sta di nuovo indirizzando verso Villa Erba. Il polo congressuale di Cernobbio, insieme a Lariofiere, è sempre stato la prima scelta. L’Ats Insubria ha effettuato più sopralluoghi dando annunci ufficiali, l’hub a Cernobbio compariva anche nei rendering pubblicati nelle presentazioni della Regione.

Piazza d’Armi di Muggiò è stata messa a disposizione solo in seguito dal Comune. Per potenziare i vaccini a Como, ma anche perché Villa Erba aveva chiesto un costo per l’affitto importante e ne erano sorte polemiche. In primis il parlamentare di Fratelli d’Italia Alessio Butti aveva criticato le spese, seguito subito dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle.

Ma l’hub a villa Erba era saltato soprattutto perché era prevista una fiera che il polo doveva accogliere a metà giugno, quindi avrebbe potuto dare spazio alle vaccinazioni dei cittadini solo fino all’inizio dell’estate. Troppo poco secondo le autorità sanitarie e regionali, bisognerà vaccinare infatti fino ad agosto se non a settembre.

Ora però la fiera in calendario è saltata e Villa Erba ha garantito una maggiore disponibilità di tempo. Ecco il motivo del cambio di programma, all’ultimo momento utile. Manca a questo punto solo l’ufficialità.

Nella nostra provincia i punti per le vaccinazioni di massa si completano con un hub più piccolo a Centro Valle Intelvi nell’oratorio e con un punto approvato a Mariano Comense per meglio coprire la fascia del Canturino.

L’Ats Insubria giovedì ha spiegato che negli hub saranno presenti come vaccinatori i medici di medicina generale, che hanno aderito fino ad oltre il 90%. Sarà però necessario anche il supporto degli ospedali che in vista di queste vaccinazioni di massa dovranno anche rimodulare le loro presentazioni ambulatoriali; è sempre l’Ats Insubria a riferire di una costante collaborazione sul tema.

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