Cattivi odori mai spariti da 10 anni - I sindaci: «Ora intervenga l’Arpa»

Olgiatese Colpite via San Gerardo e a Faloppio, la causa sarebbe la ditta “Inerti e asfalti” - Ma i controlli negano un suo coinvolgimento. «Subito un tavolo tecnico con la Provincia»

Olgiate Comasco

Cattivi odori in arrivo da Faloppio, torna a farsi sentire il disturbo olfattivo. Problema annoso, che ultimamente si avverte con una certa insistenza, come confermano le segnalazioni giunte anche in Comune in particolare dai quartieri intorno a via San Gerardo e zona tennis. Disagio condiviso con il vicino Comune di Faloppio, dove le esalazioni si avvertono in modo particolare nella frazione di Camnago. I residenti lamentano un odore acre, simile a gomma bruciata. Si sente soprattutto di primo mattino e talvolta anche la sera. Alcune mattine si avverte in modo molto forte, altre meno, a seconda di come spira l’aria. Problema per cui è stata ripetutamente chiamata in causa la società Inerti e asfalti srl di Faloppio, di cui è titolare Michele Foti.

Numerose lamentele

«Nell’ultimo paio di mesi abbiamo ricevuto parecchie segnalazioni da cittadini che percepiscono cattivi odori, soprattutto di prima mattina e talvolta, in misura minore, anche di sera – conferma Simone Moretti, sindaco di Olgiate – Mi confronterò con il sindaco di Faloppio per capire quali strade intraprendere, o se riprendere l’attività di monitoraggio».

Per risolvere il problema negli anni sono stati convocati più tavoli tecnici in Provincia e, dal 2014, Arpa ha dapprima monitorato la situazione con una centralina fissa posizionata in zona Faloppio. In seguito erano stati fatti controlli con misurazioni effettuate dalla polizia locale di Faloppio all’impianto indicato come probabile fonte degli odori. La ditta a sua volta aveva messo in atto tutti i presidi richiesti da Arpa per evitare inquinamenti. I sopralluoghi poi eseguiti avevano riscontrato emissioni nei parametri di legge. Persistendo il disagio, Arpa e Ats Insubria avevano dato indicazione di attuare un monitoraggio per individuare con certezza la fonte e la natura dell’odore molesto, avviato un paio di anni fa, ma poi interrotto per la pubblicazione sui social di dati raccolti da volontari in forma anonima e che tale doveva rimanere.

«L’azienda che viene chiamata in causa come fonte di queste emissioni odorose ha eseguito una serie di migliorie (impianto alimentato a metano non più a gasolio, il camino ulteriormente alzato, ndr). I sopralluoghi eseguiti nel corso del tempo hanno riscontrato emissioni nei parametri di legge».

Le richieste

«Abbiamo chiesto all’azienda sanitaria dati sulle malattie respiratorie e sui tumori nella nostra zona e i dati forniti prospettano un quadro in linea con gli altri paesi, anzi anche migliore – afferma Giuseppe Prestinari, sindaco di Faloppio - Siccome i disturbi sono tornati a farsi sentire dopo un lungo periodo senza segnalazioni, intendo chiedere che venga riconvocato un tavolo tecnico in Provincia con tutti gli attori coinvolti. Ne parlerò anche con il collega di Olgiate. Mi immagino che, come nell’ultimo tavolo tecnico, ci venga data di nuovo l’indicazione di effettuare un monitoraggio. Il nostro ufficio tecnico non è strutturato per fare un’attività simile. Il nostro auspicio-richiesta è che sia la stessa Arpa ad eseguirlo per arrivare a definire la questione». Il sindaco di Olgiate condivide e supporta la richiesta di riconvocare un tavolo tecnico.

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