
Cronaca / Olgiate e Bassa Comasca
Venerdì 03 Ottobre 2025
«Circondata e punta da decine di vespe
Ma mi ha salvato la pattuglia dei vigili»
Lomazzo Emanuela Bassi, mamma di 28 anni, vittima delle velenose punture degli insetti - «In auto per andare al pronto soccorso, però non ce la facevo: per fortuna c’erano gli agenti»
Lomazzo
«Mentre stavo tagliando l’erba in giardino mi sono d’un tratto trovata circondata da centinaia di vespe che continuavo a pungermi, dopo essere riuscita a rientrare in casa sono salita in auto con i miei bambini che pensavo di accompagnare dai nonni per poi recarmi in ospedale, ma ero molto scossa e dolorante; per fortuna ho incrociato una pattuglia della polizia locale, che mi ha aiutato, chiedendo subito l’intervento dei soccorsi».
È il racconto dei momenti di grande agitazione vissuti nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso, Emanuela Bassi, 28 anni, mamma di un bambino di 3 anni e di una bimba di 8.
«Stavo tagliando il prato»
La donna, che in quel momento era sola in casa, stava utilizzando il tagliaerba nel prato della propria abitazione.
«Di recente avevamo fatto svolgere un intervento di disinfestazione nel nostro giardino infestato dalle vespe - racconta la residente - Non so se le vespe avessero fatto un nuovo nido oppure se ve ne fosse un altro, a causa anche delle foglie secche dell’albero, non l’ho comunque notato, finendovi proprio addosso e sono quindi stata “accerchiata” da un gran numero di vespe, che mi hanno punto specialmente sulle mani e sulle gambe».
Come detto, la giovane mamma è riuscita ad allontanarsi con i propri figli, arrivando in auto nella zona di via Silvio Pellico, dove è riuscita ad attirare l’attenzione di una pattuglia della polizia locale che stava nel frattempo tenendo d’occhio la zona della frazione Manera.
«È stato per me un momento di panico e quando ho visto l’auto della polizia urbana ho suonato il clacson per attirare l’attenzione degli agenti e chiedere loro aiuto – prosegue la residente – devo dire che sono stati veramente eccezionali: mi hanno aiutata, allertando i soccorsi ed occupandosi anche dei miei figli. Sono stata poi trasportata all’ospedale di Saronno, dove mi hanno dato degli antistaminici e anche una coperta, perché avevo anche i brividi. Adesso sto un po’ meglio, anche se non mi sono ancora del tutto ripresa».
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