Ecco il murales che parla della legalità
Falcone e Borsellino, non solo il ricordo

Fino Mornasco L’inaugurazione ieri con i Comuni di Luisago, Lomazzo e Bregnano - Nel paese della locale della ’ndrangheta: «Diffondiamo la consapevolezza del problema»

Fino Mornasco

Un murales in omaggio a due uomini simbolo dell’antimafia realizzato in uno dei punti più trafficati del paese, perché la legalità deve essere visibile e fare più rumore della criminalità organizzata.

Lo hanno detto forte tre sindaci e un consigliere comunale venerdì, anniversario della strage di Capaci, quando all’angolo tra la via Gorizia e l’ex Statale dei Giovi, al confine con Luisago, è stata inaugurata “Duel n. 35 – David & Golia”: opera di Riccardo Gaffuri, monzese di nascita, lomazzese d’adozione. Su una cabina elettrica ha raffigurato i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: giubbino in pelle, camicia slacciata, bomboletta in pugno sconfiggono la mafia a colpi di vernice a spruzzo.

Il disegno rientra nel progetto “Electrical Art” in collaborazione con E-Distribuzione spa. Gaffuri: «Il murales vuole essere comprensibile soprattutto ai giovani, per questo ho raffigurato i magistrati come “bulli di città” che sconfiggono la mafia con colore, fantasia, emozioni».

Il sindaco Roberto Fornasiero, padrone di casa: «C’è una locale della ’ndrangheta che porta il nome di Fino Mornasco, perché è nata qui, nessuno lo vuole negare, ma c’è anche chi non la vuole e lotta per la legalità».

Ricordando la morte violenta di Falcone e Borsellino. «La mafia ha cambiato modo di agire, non è più stragista, ma non per questo è meno pericolosa o meno invasiva. La consapevolezza del problema e la cultura della legalità sono le nostre armi».

Ha preso la parola anche Elena Daddi, sindaca di Bregnano, nelle vesti di presidente del “Comitato 5 dicembre”: nato nel 2014 dall’unione dei sindaci contro la criminalità organizzata.

Daddi: «Ciascuno di noi è il “Comitato 5 dicembre”: sindaci per la legalità mettendoci faccia. Complimenti a Fornasiero per questa scelta, ci sto pensando anch’io». Roberta Tosca, sindaca di Luisago: «Mi emoziona parlare di Falcone e Borsellino: lottiamo contro l’omertà con cose semplici». Ironizza poi sulla collocazione dell’opera: a “un centimetro” dal confine con Portichetto. «I cittadini mi hanno fatto i complimenti per la bella iniziativa. Li ho accettati volentieri!».

Molto sentite le parole di Angelo Pietrogrande, consigliere comunale di Lomazzo, in rappresentanza della sindaca Paola Molteni. «Anche noi abbiamo un’opera di Gaffuri su una cabina elettrica (ritrae Falcone ndr.)».

Cita poi Falcone: «Diceva: «La mafia è un fatto umano pertanto ha un inizio e una fine». La mafia riguarda tutti. È sopraffazione, bullismo, non rispetto delle regole. Come contrastarla? Educando alla legalità i nostri ragazzi». Ricordando l’anniversario della strage di Capaci.

«È una giornata di responsabilità non di memoria». All’inaugurazione erano presenti il parroco don Teresio Barbaro e diversi rappresentati della politica e dell’associazionismo di Fino Mornasco, Luisago, Lomazzo, Bregnano.

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