Giardini a lago, la promessa: finiti in 7 mesi

Il cantiere Firmato il contratto di assegnazione dell’area alle due aziende appaltatrici. Il sindaco si dice ottimista

Como

L’area dei giardini a lago è stata consegnata alle due nuove aziende responsabili dei lavori e, dopo un ritardo di più di sette mesi rispetto alla tabella di marcia inizialmente stabilita, il sindaco annuncia la fine dei lavori.

Il contratto - ha spiegato il primo cittadino nel consueto appuntamento del venerdì su Espansione Tv - è stato firmato tre giorni fa e ora, salvo imprevisti, entro il 16 settembre dovrebbe avvenire la consegna definitiva del cantiere. Da quel momento scatta il conto alla rovescia per la fine dei lavori che richiederanno in totale sette mesi, secondo quanto affermato dal sindaco Alessandro Rapinese.

La vicenda

E così, invece che ad aprile 2025, i giardini a lago saranno aperti ai cittadini nella loro nuova veste ad aprile 2026. Nel mezzo una serie di problematiche significative intercorse tra il Comune e l’azienda Helios Consorzio Stabile di Favara (provincia di Agrigento) che si era aggiudicata l’appalto nel 2023, a seguito di ostacoli subentrati alla precedente assegnazione a un’azienda di Casal di Principe (provincia di Caserta), Letizia Raffaele.

Helios Consorzio Stabile, il cui amministratore delegato è Baldassarre Capodici, infatti era stata esclusa dalla prima gara ed era poi ricorsa al Tar. Uscita vincitrice dalla battaglia legale, era riuscita a intascarsi il cantiere dei giardini. Cantiere che poi, per mesi dopo l’inizio dei lavori, era rimasto come cristallizzato nel tempo, tanto da suscitare i sospetti dello stesso Comune che, come emerso dopo la risoluzione del contratto con l’azienda siciliana, già a otto mesi dall’inizio dei lavori aveva ipotizzato di chiudere i rapporti con Helios Consorzio Stabile. I termini fissati per la verifica della produttività del cantiere e continuamente non rispettati hanno segnato un percorso travagliato giunto infine ad aprile al termine.

Le aziende comasche

Palazzo Cernezzi ha pagato 407mila euro a Helios Consorzio Stabile per i (pochi) interventi effettuati. Una cifra che il sindaco aveva definito qualche mese fa «dovuta» perché corrispondeva al 20% dell’importo contrattuale che andava anticipato. A fermare quello che si sarebbe potuta altrimenti trasformare in uno spreco ulteriore di soldi pubblici era stato il dirigente del settore Giardini, Antonio Ferro, che in extremis aveva congelato il primo pagamento sullo stato di avanzamento dei lavori.

Quindi, finalmente, il nuovo affidamento del cantiere e questa volta a due aziende del territorio, ovvero la società Florovivaistica Brendolini Franco di Uggiate Trevano e la Foti di Bulgarograsso, che avevano partecipato alla gara già nel 2023 classificandosi però al quarto posto. Per il sindaco si tratta di aziende di cui «non solo dobbiamo fidarci, come la precedente, che aveva vinto l’appalto secondo il Codice degli appalti, ma di cui dobbiamo e possiamo anche fidarci perché sono aziende che conosciamo».

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