«I rapinatori arrivano dall’Italia. Chiudiamo i valichi di notte»

RonagoDopo l’assalto a Novazzano, torna la polemica della Lega del Ticino. Quadri: «I criminali rientrano nel Belpaese con il favore dell’oscurità»

Pur nella drammaticità dell’evento, la rapina di lunedì scorso in quel di Novazzano - con una coppia di anziani che si è vista cinque malviventi entrare in casa, mentre tranquillamente guardava in salotto la partita della Svizzera ai Mondiali - ha riaperto il dibattito sull’ipotesi - tutta ticinese - di chiudere nelle ore notturne i valichi minori.

E questo perché la polizia cantonale, raccontando con il consueto pragmatismo l’accaduto, ha parlato dell’Italia come via di fuga per i rapinatori, che - dopo essersi fatti aprire la cassaforte - hanno immobilizzato i due anziani.

«La Lega aveva visto giusto - ha rimarcato ieri dalle colonne del “Mattino della Domenica” il consigliere nazionale Lorenzo Quadri -. E’ necessario chiudere di notte i valichi secondari e potenziare la legittima difesa. Entrambe sono questioni che la Lega dei Ticinesi ha sollevato a Berna». Inevitabile dunque per il consigliere nazionale (e direttore del “Mattino della Domenica”) ripercorrere le tappe che hanno portato da aprile ad ottobre 2017 alla chiusura di tre valichi minori di confine, due dei quali a diretto contatto con il nostro territorio, ovvero Pedrinate e Novazzano.

«La mozione sul tema venne presentata dall’allora consigliera nazionale Roberta Pantani nel 2014. Accolta da entrambe le Camere, non venne tuttavia mai attuata. Da aprile a ottobre 2017 il Governo federale ha chiuso tra valichi secondari ticinesi quale “test pilota” - le parole di Quadri -. Finita questa fase, però, i valichi sono stati riaperti e non se n’è fatto più nulla. La decisione parlamentare di fatto è stata ignorata».

I malviventi sono andati a colpo sicuro. Marito e moglie vittime della rapina sono molto provati. La speranza è che il nostro sistema di videosorveglianza possa fornire immagini ed informazioni utili

Da qui la (nuova) proposta, con una premessa e cioè che «i criminali arrivano dal Belpaese (dall’Italia, ndr) colpiscono e poi tornano a dileguarsi in direzione dell’Italia. Ciò accade soprattutto di notte, quando i malviventi possono godere del favore dell’oscurità».

Ecco dunque la proposta: «Dallo scorso giugno la mozione della Lega dei Ticinesi risulta stralciata sia dal Consiglio nazionale che dal Consiglio degli Stati. E’ quindi tempo di ripresentarla». Di sicuro nelle parole del consigliere nazionale leghista c’è la volontà da parte della Lega dei Ticinesi di riconquistare soprattutto in termini elettorale i consensi persi in questi anni, con le elezioni cantonali del 2 aprile dietro l’angolo.

Ecco perché per il partito fondato da Giuliano “Nano” Bignasca tornare a chiudere la notte i valichi minori di confine rappresenta «un primo intervento, semplice ed efficace”. Nel frattempo, domani sera anche in Consiglio comunale a Novazzano si parlerà dell’accaduto, con il sindaco Sergio Bernasconi che alla Rsi ha spiegato come «i malviventi sono andati a colpo sicuro. Questa almeno la sensazione. Sono andato a trovare marito e moglie e sono molto provati per l’accaduto. La speranza è che il nostro sistema di videosorveglianza possa fornire immagini ed informazioni utili».

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